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Il caso

Bretella Martini&Rossi, bocciato il ricorso di cittadini e imprenditori

Anche per il Consiglio di Stato si può costruire. Lo aveva già stabilito il Tar un anno fa

Bretella Martini, bocciato il ricorso

Bretella Martini, bocciato il ricorso

Anche per il Consiglio di Stato la Bretella di Pessione si può costruire. Lo aveva già stabilito il Tar, che l’anno scorso ha respinto il ricorso di primo grado avanzato da alcuni cittadini e imprenditori agricoli della frazione di Chieri dove ha sede lo stabilimento della Martini&Rossi. Una parte di loro, non soddisfatti da quel provvedimento, ha scelto di impugnarlo. E ora dovrà rimborsare al Comune di Chieri anche 5.000 euro di spese legali. 

La Bretella è la nuova circonvallazione lungo la provinciale che collega Chieri a Pessione. Secondo il progetto approvato nel 2022, si snoderà fino a via Castelguelfo e al nuovo piazzale dietro la Martini, costruito dall’azienda a sue spese. In questo modo, i tir provenienti da Nord e diretti allo stabilimento non dovranno più passare dal centro della frazione. 

Le critiche dei residenti e degli agricoltori riguardavano il tracciato della nuova strada, che passerebbe troppo vicino alle case, “taglierebbe” in due alcuni campi e non proseguirebbe fino alla Tangenziale. Avevano proposto al Comune un percorso diverso, ma la loro idea è stata scartata.  Il cronoprogramma prevedeva di completare l’opera entro la fine del 2023. «Abbiamo atteso l’esito dei ricorsi per avviare i lavori - commenta il sindaco Alessandro Sicchiero -.– Non avevamo dubbi sulla correttezza del nostro operato, ma in queste situazioni bisogna avere prudenza. Siamo molto soddisfatti della sentenza del Consiglio di Stato, molto meno degli inevitabili aumenti che il nostro ente dovrà assorbire, a spese di tutta la comunità chierese».

La Bretella sarebbe dovuta costare 1.400.000 euro, di cui 480mila della Regione e gli altri a carico del Comune; a questi, secondo i calcoli del Municipio, ne andranno aggiunti almeno 200mila.

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