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val di susa

Allarme al Frejus per il rientro dei francesi dal loro maxi-ponte festivo: domenica attese code di ore

Mercoledì è andato in tilt il lato francese (7 ore di coda), ora si teme il bis su quello italiano

Mercoledì è andato in tilt il lato francese (7 ore di coda), ora si teme il bis su quello italiano

Mercoledì è andato in tilt il lato francese (7 ore di coda), ora si teme il bis su quello italiano

E' allarme rosso nel week end, e in particolare domenica, per il rischio di code al tunnel del Fejus. Un allarme che questa volta arriva dalla Francia ma che ci riguarda da vicino, visto che il traffico dovrebbe essere sul lato italiano del traforo automobilistico, con il rischio di ripercussioni anche sulla autostrada A32 Torino-Bardonecchia.

Tutto nasce da quanto si è verificato mercoledì in territorio francese a causa di un quasi inedito ponte festivo. Oltralpe infatti non si lavora l'8 maggio, giorno in cui si celebra la fine della Seconda guerra mondiale, e il giorno dell'Ascensione, che quest'anno cadeva il 9 maggio. Il risultato è stato un lunghissimo ponte con il week end che sta iniziando, che molti francesi hanno scelto di trascorrere proprio in Italia. E così dall'altro lato del Frejus mercoledì si è verificato quello che è stato definito un blocco «di grandezza senza precedenti» dalla stessa compagnia francese del tunnel stradale Frejus (SFTRF). Un enorme tappo che ha intrappolato migliaia di mezzi per ore e ore, con una doppia coda: la prima di 5 chilometri alla rampa di accesso al tunnel del Frejus e una seconda di 7 chilometri a monte del pedaggio alla barriera Saint-Michel-de-Maurienne. Una situazione irrisolvibile in quanto, per garantire la sicurezza all'interno del tunnel, è obbligatorio rispettare delle distanze di sicurezza e quindi si chiude l'accesso quanto viene raggiunto il numero massimo di veicoli. I racconti di chi è rimasto intrappolato hanno fatto scalpore in Francia. Ad esempio, quello di Elodie: «Ci siamo trovati bloccati intorno alle 10 del mattino, un po' prima di Saint-Michel-de-Maurienne. Per 3 ore e mezza siamo avanzati a scatti: ogni trenta minuti circa il casello si alzava per 2-3 minuti per far passare alcune auto e poi chiudere. In tutto, ci sono volute sette ore per passare il tunnel». 

Superato l'ostacolo, i francesi si sono goduti - si spera - i giorni di festa in Italia. Ma adesso dovranno tornare a casa. «Sarà sicuramente anche peggio domenica - spiegano da Sftrf - . Ci aspettiamo una giornata buia in direzione dei ritorni dall'Italia. Si consiglia agli automobilisti di spostare il loro ritorno a sabato 11 o lunedì 13 se possono, o di prendere una delle due rotte alternative, attraverso il tunnel del Monte Bianco o Ventimiglia».

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