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12 Giugno 2024 - 11:21
Sequestrati reperti archeologici non denunciati in un museo piemontese (immagine di repertorio)
Sequestrate 35 monete antiche e altri oggetti metallici da un museo di storia locale in Piemonte: i carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, dopo aver notato delle irregolarità tra i reperti di un museo, hanno proceduto alla confisca.
Durante alcuni controlli di sicurezza per la "prevenzione del rischio criminale", i carabinieri hanno scoperto alcuni reperti, esposti in una vetrina, che presentavano evidenti segni di incrostazioni terrose e ossidazioni. Segni, questi ultimi, inequivocabili della provenienza degli oggetti dal sottosuolo.
Alla richiesta di spiegazioni, il personale del museo ha dichiarato di "aver rinvenuto gli oggetti nei terreni della zona, per poi destinarli al museo". Tuttavia, i militari si sono accertati dell'omessa comunicazione del ritrovamento dei reperti alle autorità di pubblica sicurezza e alla soprintendenza, e hanno proceduto, così, al sequestro dei beni e deferito il responsabile del museo per violazione in materia di ricerche archeologiche.
La legge italiana, infatti, è chiara in merito: qualsiasi ritrovamento di beni archeologici deve essere immediatamente comunicato alle autorità competenti. E in assenza di regolare titolo di possesso, devono essere restituiti al patrimonio pubblico. Per i responsabili coinvolti, la pena può essere solo pecuniaria, con multe fino a 2.000 euro ma si può incorrere anche in un periodo di reclusione.
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