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Tassa rifiuti, a Rivoli rincari fino al 16%. «Prima batosta della sinistra»

Opposizione sulle barricate per l’aumento della tassa rifiuti per residenti e negozi

Tassa rifiuti, rincari fino al 16%. «Prima batosta della sinistra»

Tassa rifiuti, rincari fino al 16%. «Prima batosta della sinistra»

Pronti, partenza, aumenti. Il nuovo corso del centrosinistra è iniziato con un importante aumento della Tari.

Venerdì sera, infatti, il consiglio comunale ha ratificato l’aumento del 9% circa delle tariffe per le famiglie e del 16% circa per le attività commerciali. Una situazione che ha portato le opposizioni consiliari ad alzare la voce. In particolar modo l’ex sindaco Andrea Tragaioli, il gruppo di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. «Come amministrazione uscente avevamo deciso che se fossimo stati riconfermati al governo della città saremmo intervenuti su questo tema con scelte politiche a sostegno dei cittadini, tale scelta l’abbiamo proposta come emendamento alla delibera. Dal bilancio consuntivo 2023 l’avanzo libero è di 1.654.451 euro. Per questo abbiamo proposto, assieme a Fratelli d’Italia, un emendamento per la copertura dell’aumento del servizio raccolta e smaltimento rifiuti. La maggioranza lo ha bocciato. Questa poteva essere una scelta politicamente sostanziale, che se approvata avrebbe sostenuto non solo le famiglie ma tutti i contribuenti, dando un po’ di respiro soprattutto ad imprese e commercianti già pressati da rincari di ogni genere», attacca Andrea Tragaioli.

«La sinistra non ha voluto bloccare gli aumenti per le famiglie indigenti, quelle numerose e per i piccoli esercizi commerciali. La Rivoli che ci immaginiamo è una città solidale, attenta alle famiglie e che vuole preservare e tutelare il commercio di prossimità per evitare la perdita di posti di lavoro, la desertificazione urbana ed il dilagare di degrado e criminalità», commenta il gruppo di Fratelli d’Italia, composto da Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris.

Il sindaco Alessandro Errigo non ci sta e vuole fare chiarezza: «È stato necessario perché ci siamo trovati sulla scrivania l’approvazione delle tariffe della Tari pochi giorni dopo l’insediamento. Le tariffe sono state approvate da Cados a fine aprile, ma la scadenza è stata prorogata al 20 luglio e l’amministrazione precedente non aveva portato in Consiglio Comunale l’approvazione delle tariffe decidendo di vedere cosa sarebbe successo in sede elettorale. Così, appena insediati, ci siamo trovati tra i tanti adempimenti anche questo rimasto incompiuto. Le opposizioni hanno suggerito, di usare i soldi avanzati dal bilancio per calmierare? È pretestuoso perché il Comune con l’avanzo non ha certezza di cassa e soprattutto perché le tariffe saranno le stesse anche per il 2025. Propongo per il bilancio previsionale di sostenere soprattutto le famiglie e le imprese che hanno subito maggiormente questo aumento».

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