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Truffe ai commercianti

Una scaltra truffatrice è diventata l'incubo dei commercianti di Chivasso e Brandizzo

Una donna elegante e distinta semina il panico tra bar e negozi con diverse truffe

La scaltra truffatrice è diventata l'incubo dei commercianti di Chivasso e Brandizzo

Un giro di truffe, abilmente orchestrate da una donna sulla settantina, descritta da tutti come elegante e distinta, con tanto di pelliccia d'ordinanza sta colpendo i commercianti di Brandizzo e Chivasso. Questa figura, apparentemente innocua, si è trasformata nell'incubo di chiunque gestisca un'attività commerciale, che sia un bar, una boutique o un salone da acconciature.



Il modus operandi della truffatrice è tanto semplice quanto efficace. La donna entra nei negozi, sommerge di richieste la titolare o la commessa di turno e poi se ne va, o senza pagare la merce o facendosi dare il resto di banconote mai spese. A Chivasso, il suo raggio d'azione si è concentrato sull'asse di via Torino, con alcune "divagazioni" nel primo tratto di corso Galileo Ferraris.

Iniziando dai bar, il primo colpo è stato un rinfresco da 200 euro, mai pagato, con il baule dell'auto riempito di dolci e salatini. In una seconda caffetteria, la donna si è "accontentata" di una colazione abbondante e del resto di una banconota "pesante" rimasta saldamente nelle sue mani. Da una parrucchiera, dopo la piega, ha chiesto informazioni su una piastra per capelli e altri prodotti per un totale di alcune centinaia di euro, promettendo che una nipote sarebbe passata a saldare il debito. Al rifiuto della titolare, è uscita dal salone riuscendo però ad arraffare un borsello contenente alcune decine di euro in monete.



Il raggiro ai danni della titolare di un negozio di abbigliamento di via Torino è stato altrettanto ingegnoso. Dopo essersi fatta impacchettare una serie di capi, al momento di pagare, ha detto che avrebbe ritirato la merce successivamente, riuscendo a intascare il resto senza spendere un centesimo. In un altro caso simile, la commerciante è riuscita a evitare la truffa chiedendo di pagare al ritiro dei pacchi regalo. Ovviamente, non ha più visto nessuno, e anche in questo caso si trattava di una "bella signora" impellicciata e fresca di tinta e manicure.



Quasi tutti i tentativi di truffa sono stati raccontati nelle chat dei commercianti, sempre più diffidenti verso i clienti mai visti. Ma tra Natale e saldi, è molto probabile che la soglia dei negozi venga attraversata da "volti nuovi", il che rende ancor più difficile il lavoro di imprenditori che già devono fare i salti mortali tra affitti e tasse da pagare.

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