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Distrutto il nido delle cicogne, Raul e Pina sono rimasti senza "casa"

Inutili le 40mila firme raccolte per salvare il nido: polemiche per la decisione ma gli esperti approvano

Distrutto il nido delle cicogne, Raul e Pina sono rimasti senza "casa"

Distrutto il nido delle cicogne, Raul e Pina sono rimasti senza "casa"

Raul e Pina non hanno più una casa: la loro, costruita con tanto amore, è stata distrutta l’altro giorno per fare spazio a un supermercato.

Si è conclusa così, con un gesto che ha scatenato una valanga di reazioni dei pinerolesi sui social, la vicenda del nido delle due cicogne, Raul e Pina appunto, che da tempo ormai aveva monopolizzato l’attenzione degli amanti degli animali di Pinerolo e non solo, con tanto di petizione da 40mila firme in difesa dei due uccelli.

Da anni ormai Raul e Pina avevano costruito il proprio nido in cima a una ciminiera all’interno dell’ex setificio Vagnone, tra stradale Fenestrelle e via Brigata Cagliari. Una struttura da tempo abbandonata e dove le due cicogne avevano trovato il posto giusto per “mettere su famiglia”, visto che proprio lì sono nati e cresciuti diversi piccoli. In breve tempo i due grandi uccelli e i loro pulcini sono diventati il beniamino dei pinerolesi, che “armati” di teleobiettivi e binocoli li hanno ammirati e immortalati a lungo.

A guastare la loro tranquillità, però, è arrivato il via libera del Comune al progetto di demolizione dell’ex setificio per edificare al suo posto un’area commerciale. Decisione che ha dato il via a una battaglia del Coordinamento associazioni ambientaliste - e di tanti cittadini che si sono mobilitati con proteste e petizioni - per salvare almeno ciminiera e nido, che sembrava essere stata almeno in parte vinta con l’annuncio che sarebbe stata edificata una nuova piattaforma su cui sarebbe stato spostato il nido. Martedì però si è consumato l’ultimo atto: il nido è stato sollevato dalla ciminiera e, sotto gli occhi di numerosi testimoni che hanno anche registrato dei video poi diffusi sui social, è andato in frantumi.

Subito si è pensato a un errore nelle manovre ma poi è arrivata la spiegazione: la distruzione del nido è stata concordata con il Centro Cicogne di Racconigi perché era troppo grosso e avrebbe rischiato di non essere più adatto alla cova delle uova. La speranza adesso è che Raul e Pina, o un’altra coppia di cicogne, scelga la nuova piattaforma per creare un nuovo nido.
La distruzione del nido, anche se concordata con gli esperti, ha comunque scatenato rabbia e amarezza tra chi in questi anni ha seguito la vicenda. I social sono stati letteralmente invasi da centinaia di commenti infuocati, con accuse al vetriolo rivolte, a seconda dei casi, agli operai, al Comune, all’azienda e addirittura inviti a boicottare il supermercato quando aprirà. Sconosciuta, al momento, la sorte di Raul e Pina: la speranza è che trovino un posto dove nidificare in tranquillità, lontano dai pericoli e da possibili nuove distruzioni.


Claudio Neve

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