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Emergenza valanghe

I dispositivi essenziali per proteggersi dalle valanghe

ARTVA, airbag, GPS e sistemi di tracciamento: tutto quello che devi sapere per affrontare la neve in sicurezza

I dispositivi essenziali per proteggersi dalle valanghe

L’inverno trasforma la montagna in un ambiente affascinante ma insidioso, dove la neve e le condizioni climatiche possono diventare pericolose per escursionisti e appassionati di sci alpinismo. Comprendere i rischi associati e l'importanza dell'attrezzatura adeguata è fondamentale per garantire la sicurezza personale.

Immagine: bollettino valanghe di martedì 18 marzo 2025

Il Piemonte, con le sue estese aree montuose, è particolarmente soggetto al rischio valanghe. Nella stagione invernale 2023-2024, si sono verificati 6 incidenti in valanga che hanno coinvolto 13 persone: 1 ferito e 2 decessi. È significativo notare che quasi tutti gli incidenti (5 su 6) sono avvenuti con un grado di pericolo 4-Forte, su pendii molto ripidi con inclinazione superiore a 35°.

Uno degli elementi imprescindibili per chiunque si avventuri in zone a rischio valanghe è il kit di autosoccorso, composto da ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), pala e sonda. L’ARTVA è un dispositivo che trasmette e riceve segnali radio: in caso di valanga, chi è travolto ha l’ARTVA in modalità trasmissione, mentre i compagni impostano il proprio dispositivo in modalità ricerca per localizzarlo sotto la neve. Una volta individuata l’area approssimativa, si utilizza la sonda per localizzare il punto preciso e la pala per liberare rapidamente il sepolto. L’uso corretto di questi strumenti richiede addestramento specifico, motivo per cui è consigliato partecipare a corsi di autosoccorso.

Sono molte le tecnologie all'avanguardia studiate per aumentare la possibilità di sopravvivenza a una valga; tra queste troviamo gli zaini con airbag. In caso di valanga, il gonfiaggio dell’airbag aiuta a rimanere in superficie, riducendo il rischio di essere completamente sepolti. 

Per garantire la massima sicurezza, è poi fondamentale essere sempre rintracciabili. Diversi strumenti permettono di mantenere il contatto con il gruppo o di inviare richieste di soccorso:

  • Sistemi GPS e dispositivi di tracciamento satellitare: strumenti come il Garmin InReach o lo Spot Tracker permettono di condividere la posizione in tempo reale e inviare messaggi di emergenza anche in zone prive di copertura cellulare.
  • Radio VHF e PMR: le radioline sono utili per comunicare all’interno del gruppo, soprattutto in caso di scarsa visibilità o distanze elevate.
  • Georesq: un servizio di geolocalizzazione e soccorso attivabile tramite app, fornito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
  • Numeri di emergenza: in Italia, il numero unico per le emergenze è il 112, mentre in montagna è consigliato avere a portata di mano il numero del Soccorso Alpino (118 o 112 a seconda della regione).

Il sistema Recco è un altro strumento utile per la ricerca di dispersi sotto le valanghe. Si basa su riflettori passivi integrati in alcuni capi di abbigliamento, caschi o scarponi, che possono essere rilevati da speciali radar in dotazione ai soccorritori. Pur essendo efficace, il Recco non sostituisce l’ARTVA e non è utile per l’autosoccorso, ma rappresenta un’opzione in più per essere rintracciati dai professionisti del soccorso.

Affrontare la montagna in inverno richiede consapevolezza, preparazione e l’utilizzo di strumenti adeguati. Oltre a dotarsi di dispositivi di sicurezza, è fondamentale acquisire le competenze necessarie per usarli correttamente. Partecipare a corsi di autosoccorso, informarsi sulle condizioni meteo e valutare attentamente il rischio valanghe sono passi essenziali per vivere la montagna in sicurezza.

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