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Il fatto

Operazione "Mida": restituite i preziosi alle vittime del "Dio dell'oro"

In seguito alla indagini era stato arrestato un uomo di 86 anni centro nevralgico delle rete criminale

Operazione Mida: restituite i preziosi alle vittime del "Dio dell'oro"

L'operazione "Mida" è giunta finalmente all'atto finale. Dopo mesi di indagini infatti, sono stati restituiti oro e preziosi alla vittime del "Dio dell'oro". Questo il soprannome dell'anziano di 86 anni, al centro di una rete criminale specializzata in truffe e rapine. L'operazione condotta ha portato all'arresto dell'86enne e anche al deferimento di otto persone.

Conosciuto per la sua abilità nel trasformare il metallo prezioso in denaro contante, acquistava gioielli da ladri e truffatori, per poi piazzarli presso Compro Oro compiacenti. Un sistema ben oliato che, per anni, ha permesso a questo "Dio dell'oro" di prosperare nell'ombra.

L'operazione, coordinata dalla procura di Ivrea, è culminata nell'aprile dello scorso anno con un arresto, cinque obblighi di dimora e tre denunce. Gli investigatori hanno sequestrato 566 grammi di oro, frutto di una rapina a Novara, un furto in abitazione a Pavia e una truffa ai danni di un'anziana residente a Ivrea. Un bottino che, finalmente, è stato restituito ai legittimi proprietari, chiudendo un capitolo doloroso per molte famiglie.

Tra i crimini scoperti durante l'inchiesta, spicca l'uso del metodo del finto carabiniere, che ha permesso ai malviventi di ingannare le loro vittime, facendosi consegnare gioielli e denaro. Un inganno che, grazie all'operazione "Mida".

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