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Settimo Torinese

Settimo Torinese: le lavoratrici della RSA Poliziano non vedono lo stipendio da mesi

Ritardi nei pagamenti alla RSA Poliziano: lavoratrici in protesta contro l'incertezza economica e la gestione esternalizzata dei servizi

Lavoro precario e dignità negata: il caso delle lavoratrici della RSA Poliziano

Personale di Gruppo La Villa anima gli ospiti della RSA Poliziano

Davanti all’ingresso della RSA Poliziano di via Vigliano a Settimo Torinese, si consuma una delle tante storie di lavoro precario che attraversano il nostro Paese. Qui, una ventina di lavoratrici, tra addette alle pulizie e operatori socio-sanitari, si trovano a dover affrontare un ritardo nei pagamenti che si protrae ormai da mesi. Assunte formalmente dall’agenzia Arkigest Srl di Milano, queste donne si trovano a vivere una situazione di incertezza economica che mette a dura prova la loro dignità e la loro capacità di far fronte alle necessità quotidiane.

Il problema è radicato in una complessa catena di responsabilità che coinvolge diverse entità. La RSA Poliziano è gestita dal Gruppo La Villa, un'importante realtà nel settore della sanità privata, mentre le lavoratrici sono assunte in somministrazione da Arkigest. Tuttavia, il mancato pagamento delle fatture da parte del Gruppo La Villa ha portato Arkigest a non poter garantire la regolare erogazione degli stipendi di aprile. Una situazione che, come sottolineato in un documento datato 16 maggio 2025, si trascina da due mesi, lasciando le lavoratrici senza stipendio e senza risposte.

Questa vicenda mette in luce le fragilità di un sistema che si affida sempre più all'esternalizzazione dei servizi. Le testimonianze delle lavoratrici sono un grido di disperazione e di richiesta di giustizia. "Abbiamo famiglia. Mangiamo anche noi. Ci devono dire le cose come stanno", afferma una di loro. La frustrazione è amplificata dal fatto che i dipendenti assunti direttamente dalla RSA hanno ricevuto il loro stipendio, mentre chi lavora tramite agenzia è rimasto senza nulla.

Le lavoratrici della RSA Poliziano hanno scelto di protestare in modo pacato. Non ci sono megafoni o slogan, ma volti stanchi che chiedono di essere pagati per il lavoro svolto. Perché, come sottolineano le lavoratrici, "abbiamo lavorato. Ora vogliamo essere pagate".

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