l'editoriale
Cerca
Tendenze e Report
17 Maggio 2025 - 02:00
I numeri del 2024 dicono che sempre più italiani lasciano l’Italia. E sempre meno tornano. E tra tutte le destinazioni possibili, ce n’è una che trattiene più di tutte: la Spagna.
Secondo i dati ISTAT, lo scorso anno ben 156.000 cittadini italiani hanno lasciato il Paese, con un incremento del 36,5% rispetto al 2023. A rientrare? Solo 53.000. Il saldo è negativo di oltre 100.000 unità. Ma il dato che fa più rumore è un altro: su 100 italiani emigrati in Spagna, solo 13 hanno fatto ritorno. Nemmeno il Brasile o l’Argentina — terre storicamente care all’emigrazione italiana — registrano un tasso di rientro così basso.
Perché chi parte per la Spagna poi resta? La risposta è complessa, ma il fascino è evidente.
Clima mite, città vivibili, stile di vita mediterraneo simile al nostro, ma con meno burocrazia e più servizi.
Una crescita economica più solida, grazie a investimenti in innovazione, energia, infrastrutture.
Salari medi in aumento e un mercato del lavoro più fluido, soprattutto per i giovani.
A conti fatti, un’Italia senza le sue contraddizioni.
Chi rientra lo fa spesso per motivi familiari o per urgenze personali. Ma il Paese che ritrova è più vecchio, più lento, più in difficoltà.
Salari stagnanti,
mercato del lavoro precario,
servizi spesso inefficaci,
una natalità al minimo storico.
L’Italia è diventata il luogo dove si torna per necessità, non per scelta.
Questa fuga non è solo una tendenza sociologica è un segnale di un Paese che non trattiene i suoi giovani, le sue menti, le sue energie, è un Paese che si arrende. E chi se ne va, troppo spesso non lo fa più per “fare esperienza”. Ma perché non vede futuro qui.
Nel frattempo, la Spagna costruisce attrattività e stabilità. L’Italia, invece, resta immobile. E chi parte, raramente torna indietro.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..