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A ‘lezione’

A Chambons il primo 'Campo Scuola Ana': formazione tra alpinismo e nuove tecnologie

Dal 17 al 31 agosto 2025, si ospiterà un'iniziativa per formare i giovani tra i 17 e i 24 anni attraverso un’esperienza pratica e formativa

A Chambons il primo 'Campo Scuola Ana'

'Campo Scuola Ana'

Dal 17 al 31 agosto 2025, Chambons, una frazione del comune di Fenestrelle, ospiterà il primo "Campo Scuola Ana" organizzato dalla Sezione degli Alpini di Pinerolo, un'iniziativa che mira a formare i giovani tra i 17 e i 24 anni attraverso un’esperienza pratica e formativa. Questo campo rappresenta il debutto di un nuovo progetto nazionale, in cui, a differenza di quanto avvenuto in passato, la gestione è affidata direttamente alla sezione di Pinerolo, che si occuperà autonomamente di tutte le fasi organizzative.

Il direttore del campo sarà Antonio Maranca, coadiuvato da Guido Borgi nel ruolo di vicedirettore, Carlo Peyrot come responsabile delle attività e Danilo Bonino come responsabile della logistica. La scelta del sito, situato sotto il Forte di Fenestrelle, è stata confermata da un sopralluogo della delegazione milanese, che ha valutato positivamente l'idoneità della location.

Il campo avrà una capienza di circa 50 partecipanti, che arriveranno da diverse delegazioni Ana di tutto il territorio italiano. L’obiettivo principale dell’iniziativa è fornire ai giovani un’opportunità di crescita, attraverso l’apprendimento di competenze pratiche e il coinvolgimento in attività legate all’alpinismo e alla protezione civile. Durante la permanenza, i partecipanti si cimenteranno in esercitazioni di orientamento, simulazioni di recupero persone, attività con le unità cinofile e interventi in scenari di emergenza, mettendo in pratica le tecniche apprese.

Inoltre, i ragazzi avranno l'opportunità di incontrare e confrontarsi con volontari delle diverse specialità della Protezione Civile, tra cui alpinisti, operatori antincendio boschivo, sub, esperti di salvataggio fluviale, e specialisti in droni, informatica e telecomunicazioni. Queste attività permetteranno ai giovani di acquisire una visione completa delle operazioni di emergenza e della preparazione necessaria per affrontarle.

Antonio Maranca ha sottolineato l’importanza di far entrare i ragazzi nel vivo dell’esperienza, offrendo loro l'opportunità di partecipare ad attività operative sul campo, sempre garantendo la massima sicurezza. “Tutti i posti dove bivaccheremo sono raggiungibili in macchina e coperti da assistenza medica”, ha specificato il direttore, rassicurando così le famiglie dei partecipanti.

Il motto scelto per questa edizione, "Il noi prima dell’io", sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e dell’aiuto reciproco. Il progetto non si limita solo a insegnare competenze pratiche, ma mira a trasmettere anche valori fondamentali come la solidarietà e l'attenzione verso gli altri. Questo campo scuola rappresenta quindi un'occasione unica per i giovani di crescere non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano, imparando a lavorare insieme per un obiettivo comune e sviluppando il senso di responsabilità verso la comunità.

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