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Sostenibilità

Allarme sanitario: nel Lago Grande di Avigliana le tartarughe americane nascondono minacce invisibili per l'uomo

Tra le malattie trasmissibili ci sono Salmonella, Cryptosporidium e Leptospira

Tartarughe infette nel Lago Grande di Avigliana: un rischio sanitario da non sottovalutare

Nel suggestivo Lago Grande di Avigliana si nasconde un problema inaspettato: le tartarughe palustri americane, apparentemente innocue, potrebbero portare con sé rischi per la salute umana. A rivelarlo è un’indagine dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che ha scoperto in alcune di queste tartarughe agenti patogeni pericolosi come Salmonella e Cryptosporidium, capaci di trasmettersi anche all’uomo.

Da un monitoraggio sul gambero… a una sorpresa sul dorso delle tartarughe

Il progetto di ricerca, iniziato per studiare la diffusione del gambero rosso della Louisiana, un’altra specie invasiva che sta cambiando gli equilibri locali, ha portato i ricercatori a fare un ritrovamento inatteso: ben 83 tartarughe americane erano finite nelle trappole predisposte per i crostacei. Impossibile non approfittarne per un’indagine approfondita su questi rettili ormai ben radicati nell’ecosistema.

Analizzando i loro campioni, è emerso che circa il 13% delle tartarughe è portatore sano di infezioni potenzialmente pericolose, senza però mostrare sintomi evidenti.

Numeri e dettagli che fanno riflettere

Su 83 tartarughe monitorate:

  • 10 erano positive alla Salmonella,

  • 1 risultava infetta da Cryptosporidium,

  • nessuna traccia di Leptospira.

Interessante notare come il rischio di infezione sia più alto nelle femmine, una curiosità che aggiunge un ulteriore tassello al quadro già complesso.

Un’invasione che non è solo ambientale

Le tartarughe “dalle orecchie rosse” o “gialle” arrivano negli anni ’80 come animali domestici. Ma molti esemplari, abbandonati o sfuggiti, si sono adattati perfettamente ai laghi italiani, diventando una minaccia per le specie autoctone e l’equilibrio naturale. Da tempo è vietata la loro importazione, e oggi sono considerate invasive, ma la battaglia per contenerle è ancora lunga.

Un campanello d’allarme per tutti

La presenza di questi rettili non è solo un problema ecologico, ma anche sanitario. Dove l’uomo entra in contatto con l’acqua, il rischio di trasmissione di malattie è reale. Per questo, gli esperti invitano a tenere sotto controllo la situazione, a pensare a strategie di contenimento e, soprattutto, a diffondere informazioni per evitare rischi inutili.

In definitiva, il Lago Grande di Avigliana ci ricorda che, quando si tratta di biodiversità e salute pubblica, l’equilibrio è fragile… e l’invasione delle tartarughe americane è un problema da non sottovalutare.

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