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Capitolo della cultura
01 Luglio 2025 - 14:45
Immagine di repertorio
Ieri sera, nel Salone Antichi Bastioni, Carmagnola ha presentato ufficialmente il dossier per la sua candidatura a Capitale Italiana del Libro 2026. L’iniziativa, promossa dalla città in collaborazione con numerosi partner locali, mira a rafforzare l’identità culturale di Carmagnola attraverso una serie di progetti dedicati alla lettura e al libro, rendendo la cultura un elemento di coesione sociale. Anche se la città non dovesse risultare vincitrice del bando, l’amministrazione ha già annunciato l’intenzione di proseguire con un programma culturale diffuso durante tutto il 2026.
Il dossier di candidatura è il risultato di un lungo percorso partecipato, che ha coinvolto cittadini, associazioni culturali, esperti e istituzioni locali. Il sindaco Ivana Gaveglio ha sottolineato come la candidatura sia frutto di un sogno condiviso dalla comunità. Carmagnola è una città con una lunga tradizione culturale, che da tempo promuove la lettura e la scrittura come strumenti di crescita e inclusione sociale. La proposta di candidatura si articola in diverse iniziative, alcune delle quali sono state progettate in stretta collaborazione con esperti del panorama culturale italiano, come Paolo Verri, advisor per i contenuti culturali, e Nicolas Ballario, advisor per la comunicazione.
Il tema scelto per la candidatura, "Identità – Libri e territorio", invita a riflettere sul legame profondo tra la lettura e l’identità personale e collettiva. Il progetto si interroga su come i libri, e ciò che leggiamo, possano essere un riflesso di chi siamo. Il dossier ha preso spunto da un ampio questionario che ha coinvolto quasi 1.000 cittadini di tutte le età, rivelando un forte interesse per nuove iniziative culturali e spazi dedicati alla lettura. Le risposte hanno fornito una base solida per la progettazione di attività che possano coinvolgere tutta la comunità, dai più giovani agli adulti.
Il programma culturale prevede numerosi eventi, tra cui la lettura collettiva di quattro libri simbolici, ognuno rappresentativo di un periodo storico e culturale diverso: Il Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni (il passato), Vino al vino di Mario Soldati (il presente), Elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini (il futuro) e Il Piacere di Gabriele D’Annunzio (la costruzione). Un’altra proposta interessante è il progetto "Metti un libro nello stipendio", che prevede l’inserimento dei libri come parte del welfare aziendale, simile a quanto proposto da Adriano Olivetti, con l’intento di valorizzare la cultura come strumento di riscatto sociale.
Le "Frazioteche" sono un’altra idea innovativa: punti di bookcrossing nelle frazioni di Carmagnola per avvicinare la lettura anche ai cittadini che vivono lontano dal centro. Il Premio “Libro d’Artista” intende invece celebrare l’oggetto-libro come una vera e propria opera d’arte. Inoltre, particolare attenzione sarà data all’accessibilità della lettura, con l’introduzione di strumenti inclusivi per persone fragili e l’impiego di tecnologie digitali per coinvolgere i giovani, anche attraverso l’uso di smartphone.
Il progetto punta anche alla valorizzazione di spazi simbolici e luoghi storici della città, tra cui il Castello, l’Antico Palazzo Municipale (futuro sede della nuova Biblioteca), Palazzo Lomellini, il complesso di Sant’Agostino (destinato ad ospitare il nuovo Archivio Storico) e l’Abbazia di Casanova. Grazie al sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questi luoghi saranno rinnovati per ospitare eventi culturali, mostre e attività legate al mondo del libro e della lettura.
La serata di presentazione ha visto anche il coinvolgimento di numerose associazioni cittadine, che hanno condiviso le proprie idee e proposte raccolte nell’ambito del percorso partecipativo promosso dal Comune. Le iniziative emerse durante questi incontri costituiranno un’importante parte del programma culturale previsto per il 2026, dimostrando l’attiva partecipazione della rete culturale locale.
Anche qualora Carmagnola non dovesse essere scelta come Capitale Italiana del Libro 2026, il sindaco Gaveglio ha ribadito l’impegno della città a proseguire con il progetto culturale dedicato alla lettura. Questo programma diffuso sarà portato avanti lungo tutto il 2026, con un forte impegno a mantenere viva l’attenzione sulla lettura e sul valore culturale dei libri. La candidatura, dunque, rappresenta un'opportunità per rinvigorire la vita culturale della città, un punto di partenza per costruire una rete stabile di promozione della lettura che continui a crescere negli anni successivi.
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