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Cultura
14 Luglio 2025 - 11:25
Il Piemonte si distingue come una delle regioni italiane più ricche di patrimoni UNESCO, con ben cinque siti iscritti nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Questa straordinaria concentrazione di beni culturali e naturali testimonia la ricchezza storica, artistica e paesaggistica di un territorio che ha saputo preservare e valorizzare le proprie eccellenze attraverso i secoli. Ma non solo: si tratta infatti anche di risorse fondamentali per il presente e il futuro del territorio, che rappresentano opportunità uniche per far crescere il turismo culturale, educativo e sostenibile, contribuendo di fatto allo sviluppo economico della regione e alla preservazione delle tradizioni locali.
Le Residenze Sabaude, iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1997, rappresentano un sistema architettonico unico nato nel 1563, quando il duca di Savoia Emanuele Filiberto fece di Torino la capitale del ducato, avviando un progetto di riorganizzazione complessiva del territorio. Tra le Residenze si contano 22 palazzi e ville, tutte sviluppate per soddisfare le esigenze amministrative e ricreative della famiglia reale.
L'UNESCO ha riconosciuto il valore del circuito per l'ingegno architettonico dei talentuosi architetti che hanno realizzato le residenze, tra cui figurano nomi di spicco come Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Claudio Francesco Beaumont. Tra i loro capolavori, il complesso delle Residenze Sabaude include diverse strutture, tutte presenti sul territorio torinese. Tra le più famose ci sono il Palazzo Reale di Torino, la Reggia di Venaria, il Castello di Moncalieri e la Palazzina di Caccia di Stupinigi.
I Sacri Monti, iscritti nel 2003, sono costituiti da nove distinti complessi di cappelle e architetture sacre del XVI e XVII secolo: quelle di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo si trovano in Piemonte, mentre quelle di Ossuccio e Varese si trovano in Lombardia.
Questi complessi sono stati giudicati meritevoli di comparire nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO per la loro particolare capacità di fondersi con il paesaggio naturale circostante. Le cappelle dei Sacri Monti rappresentano perciò una forma unica di espressione artistica e spirituale, dove architettura, scultura, pittura e paesaggio si uniscono in un'esperienza coinvolgente per i visitatori.
I Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato, riconosciuti UNESCO nel 2014, sono costituiti da cinque aree vinicole distinte e un castello: la Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l'Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot e il Castello di Grinzane Cavour.
Il paesaggio delle colline centrali del Piemonte è stato riconosciuto per il suo paesaggio culturale di eccezionale bellezza, caratterizzato da una tradizione storica antica legata alla coltura della vite e a una vera e propria "cultura del vino", profondamente radicata nella comunità. Questo territorio rappresenta un perfetto esempio di come l'attività umana possa plasmare il paesaggio creando bellezza e valore economico in armonia con l'ambiente.
I Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino, iscritti nel 2011, includono importanti testimonianze archeologiche che documentano la vita delle comunità preistoriche nelle umide zone alpine. Si tratta di 111 siti archeologici collocati non solo in Piemonte, ma anche in Svizzera, Austria, Francia, Germania e Slovenia. Per l'UNESCO, rappresentano una vera e propria finestra sulla vita quotidiana, le tecniche costruttive e l'organizzazione sociale delle popolazioni che abitavano le regioni alpine tra il 5000 e il 500 a.C.
Ivrea, riconosciuta UNESCO nel 2018 come "Città Industriale del XX Secolo", rappresenta un esempio unico di visione industriale integrata. In particolare, è stata riconosciuto il progetto innovativo portato avanti dalla Olivetti, che, tra gli anni '30 e '60, ha saputo coniugare sviluppo industriale, architettura moderna e responsabilità sociale, creando un modello di città-fabbrica all'avanguardia.
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