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Montagna killer: 44 morti quest'anno in Piemonte

Il Soccorso alpino è già corso in aiuto di 939 persone. Di queste, solo 247 sono tornate a casa illese. E ci sono ancora 7 dispersi

Montagna killer: 44 morti quest'anno in Piemonte

Montagna killer: 44 morti quest'anno in Piemonte

Quello dello speleologo torinese estratto ieri (in buone condizioni di salute per fortuna) da una grotta profonda 40 metri dove è rimasto intrappolato per 24 ore è solo l'ultimo salvataggio di una lunga, lunghissima serie.

Il Soccorso alpino piemontese anche quest'anno è "costretto" al super lavoro, così come avviene in pratica ogni anno da dopo la pandemia. Il Covid e i lockdown prima e il caldo poi, hanno fatto riscoprire la montagna, diventata meta di gite, sciate ed escursioni di un numero sempre maggiore di persone. Sicuramente un fatto positivo per l'economia di luoghi in cui vivere è sempre più complicato che in città ma che, come spesso accade, ha anche un altro lato della medaglia, visto che in tanti si avvicinano agli sport tipici delle montagne (sci, escursionismo, trekking, alpinismo) senza la dovuta preparazione atletica, senza esperienza e, troppo spesso, anche senza l'attrezzatura adeguata.

Risultato? Solo in questi primi mesi dell'anno il Soccorso alpino piemontese ha risposto a 1.200 chiamate di soccorso ed è corso in aiuto di 939 persone. Di queste, appena 247 sono tornate a casa illese. Altre 641 con ferite più o meno gravi (64 in codice rosso, 201 in giallo, 376 in verde), mentre 44 sono purtroppo decedute. Completano il conteggio 7 persone che risultano ancora attualmente disperse e con poche speranze di essere ritrovate in vita. 

Numeri che, in proiezione, sembrano essere più alti (e anche di parecchio) rispetto a quelli dello scorso anno. Il motivo è probabilmente nel clima: il 2024 è stato un anno relativamente freddo rispetto alla nuova realtà di clima caldo con cui siamo ormai costretti a convivere, e soprattutto piovoso. L'acqua quest'anno in Piemonte si vede più raramente, mentre abbiamo già fatto i conti con un paio di ondate di calore di forte intensità e questo favorisce l'afflusso di persone in montagna. Lo scorso anno, infatti, il Soccorso Alpino ha risposto a 1.916 chiamate di richiesta di aiuto nei confronti di 1.646 persone. Di queste, 555 sono stati gli illesi, 1.017 i feriti e 72 i deceduti. 

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