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22 Luglio 2025 - 09:20
Nelle immagini, l'ultima notte di violenza dei No Tav
Una quarantina di attivisti in azione. Fitto lancio di artifizi pirotecnici, e poi ancora di pietre, contro le forze dell’ordine disposte a presidio del cantiere. Ancora violenza da parte dei No Tav, con l’ennesima notte di tensione a Giaglione, in Valsusa. Il tutto, a distanza di appena 48 ore da un’altra nottata critica, sempre in valle, quando durante i disordini era stato rotto persino un tubo dell’acqua. Tensioni che arrivano a pochi giorni dal festival dell’Alta felicità, in programma a Venaus il 25, 26 e 27 luglio.
Tensione al cantiere
La notte di tensione a Giaglione è cominciata con la classica “battitura” alle reti, poi i militanti contrari alla linea dell’alta velocità Torino-Lione hanno pensato bene di lanciare pietre e fuochi d’artificio contro polizia, carabinieri e Guardia di finanza schierati a protezione del cantiere di Giaglione. Durante l’azione, per fortuna, non ci sono stati feriti, anche se parte della recinzione del cantiere è stata danneggiata. Le forze dell’ordine hanno risposto all’assalto dei No Tav sparando una novantina di lacrimogeni, allo scopo di disperdere gli antagonisti.
Il festival
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 luglio. Tre date da segnare in rosso con il pennarello nel calendario dei No Tav. Sì perché questo weekend è in programma, in Valsusa, il tradizionale festival dell’Alta felicità. Una tre giorni di appuntamenti a Venaus tra assemblee, dibattiti, musica e marce. Non mancheranno ospiti “Vip” da sempre vicini alle battaglie dei No Tav, come la parlamentare europea Ilaria Salis, e poi Patrick Zaki, l’attivista arrestato e poi liberato in Egitto. E ci sarà anche il noto pugile e dj torinese Andrea Scarpa, che animerà la festa con il suo dj-set.
Gli altri scontri
Prima dell’ultima notte di scontri a Giaglione, le tensioni tra No Tav e polizia c’erano già state 48 ore prima, durante il campeggio studentesco a Traduerivi. Un gruppo composto da una cinquantina di attivisti No Tav, partito dal campeggio studentesco, aveva raggiunto il perimetro di un cantiere dell’alta velocità ferroviaria nei pressi di Susa. Una volta arrivati sul posto, gli antagonisti avevano reciso una parte di una recinzione esterna per poi iniziare una rumorosa battitura alla cancellata. Le forze dell'ordine, presenti anche con personale in assetto anti-sommossa, avevano monitorato la situazione, garantendo la sicurezza del cantiere della Torino-Lione. Gli attivisti avevano però divelto un tubo dell'acqua, utilizzandolo per concludere la loro «azione di disturbo - come hanno scritto sul web - dando una buonanotte bagnata alle forze dell'ordine».
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