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Perché il Canavese si chiama così? Origine e storia di un antico territorio piemontese

Un antico borgo scomparso e una leggenda agricola dietro il nome della regione a nord di Torino

Perché il Canavese si chiama così? Origine e storia di un antico territorio piemontese

Canavese

Se vi state chiedendo perché il Canavese si chiami proprio così, probabilmente resterete sorpresi nello scoprire che non deriva da nessuna città moderna con questo nome. Situata nella parte nord del Piemonte, la regione chiamata Canavese ha infatti confini sfumati e una storia avvolta nel mistero.

Geograficamente corrisponde all'incirca alla zona compresa tra la Serra d’Ivrea e la parte inferiore della Dora Baltea, estendendosi da Mazzè fino alla confluenza con il Po, toccando anche la confluenza della Stura di Lanzo e le valli alpine circostanti: quelle del Malone, dell’Orco, di Soana e la Val Chiusella, fino al massiccio del Gran Paradiso.

Contrariamente a molte altre aree piemontesi, come l’Astigiano o il Cuneese, il nome “Canavese” non deriva da una città attuale, ma da un antico insediamento oggi scomparso, denominato Canava. Secondo una leggenda popolare, il termine sarebbe legato alla coltivazione della canapa, diffusamente praticata in zona nei secoli passati.

Ma la versione storica più attendibile suggerisce invece che “Canava” derivi da una parola presente sia nella lingua celtica, parlata anticamente dai Salassi che abitavano la regione, sia nel latino successivamente portato dai Romani: "canaba", termine che indica il luogo destinato alla raccolta della produzione agricola.

Oggi non è più possibile identificare con certezza dove esattamente sorgesse Canava, sebbene le ipotesi più solide la collochino nell’area compresa tra Cuorgnè e Castellamonte. L’importanza strategica di questa località derivava dal guado del torrente Orco, passaggio fondamentale verso le Alpi. Tuttavia, la grande piena del 1030 e la successiva costruzione del ponte di Cuorgnè nel 1054 avrebbero portato al definitivo abbandono di Canava.

Nonostante la scomparsa fisica dell’insediamento, il nome Canavese sopravvisse grazie ad alcuni nobili stranieri che si stabilirono nella zona, autodefinendosi conti "de Canavise". Fu l’imperatore Enrico V, nel 1110, a ufficializzare per sempre il toponimo, riconoscendo formalmente quei nobili come "comites de Canavisio".

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