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La decisione
20 Agosto 2025 - 19:30
Da giorni a San Giusto Canavese non si parla d’altro: i viali del paese, così come molti giardini privati, sono stati letteralmente avvolti da fitte ragnatele bianche, il "colpevole" è l'ifantria americana, un lepidottero capace di defogliare interi alberi nel giro di poche ore. Il colpo d’occhio è impressionante: rami spogli, chiome ingrigite e un paesaggio che ricorda scenari post-incendio.
Nonostante la preoccupazione crescente tra i residenti, l’amministrazione comunale ha deciso di non ricorrere a trattamenti chimici aggressivi. Il motivo? Per eliminare efficacemente l’insetto sarebbero necessari fitofarmaci altamente tossici, il cui uso è vietato nei centri abitati perché richiederebbe l’isolamento di intere zone per 24 ore, con finestre chiuse e divieti di passaggio. “Una pianta si può sostituire, una persona no”, ha dichiarato il Comune, rivendicando una scelta “di responsabilità ambientale e sanitaria”.
L’ifantria americana non rappresenta un pericolo per l’uomo né per gli animali domestici: non punge, non è tossica e non trasmette malattie. Il danno provocato è quasi esclusivamente estetico: le piante appaiono sofferenti e spoglie, ma nella maggior parte dei casi riescono a rigettare nuove foglie dopo le prime piogge autunnali. Per questo gli esperti consigliano di lasciar seguire all’infestazione il suo decorso naturale, piuttosto che intervenire con prodotti nocivi per la salute pubblica.
La decisione del Comune ha acceso il dibattito: da un lato chi teme un danno d’immagine per il paese, dall’altro chi appoggia la scelta di non avvelenare l’ambiente urbano per contrastare un fenomeno definito “fastidioso ma passeggero”. Gli agronomi rassicurano: anche se oggi i viali appaiono spogli e imbruttiti, gli alberi torneranno a rifiorire nella prossima stagione.
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