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L'iniziativa

Chivasso punta sulla sicurezza sui percorsi casa-scuola: selezionata per il progetto ASSIEME.IT

Dalla visita studio in Francia ai prossimi interventi: zone 30, pedibus e percorsi ciclabili per migliorare l'accesso alle scuole chivassesi

Chivasso punta sulla sicurezza sui percorsi casa-scuola: selezionata per il progetto ASSIEME.IT

Chivasso è tra i dieci comuni piemontesi scelti dalla Regione Piemonte per partecipare al progetto ASSIEME.IT, un'iniziativa che punta a rendere più sicuri i percorsi che i bambini fanno da casa a scuola e a promuovere modi di spostarsi più sostenibili.

Il progetto, il cui nome completo è "Ambiti Scolastici, SIcurezza stradale E Mobilità attiva Emergente con Interventi Tattici condivisi", coinvolge a Chivasso due scuole: gli istituti comprensivi "Alessandro Dasso" e "Demetrio Cosola". Queste scuole sono state scelte come luoghi dove sperimentare nuovi modi di migliorare la zona intorno agli edifici scolastici.

COME FUNZIONA IL PROGETTO
La Regione Piemonte ha avviato ASSIEME.IT con una delibera del 16 dicembre 2024. L'idea è semplice ma importante: aiutare i comuni a capire quali sono i problemi che rendono pericoloso il tragitto casa-scuola e trovare soluzioni concrete.

Il progetto non si limita a individuare i problemi, ma vuole anche insegnare agli studenti come muoversi in sicurezza e creare una cultura condivisa della sicurezza stradale tra famiglie, scuole e amministrazioni locali.

Per dare supporto tecnico ai comuni è stata scelta l'associazione LAQUP – Laboratorio Qualità Urbana e Partecipazione, che si occupa di questi temi da anni.

LE PRIME ATTIVITÀ A CHIVASSO
Il lavoro è già iniziato con quattro incontri alla Regione Piemonte, dove amministratori, tecnici e insegnanti dei comuni selezionati si sono confrontati per condividere idee e esperienze.

Una tappa importante è stata la visita studio a Chambéry, in Francia. Una delegazione di Chivasso, guidata dall'assessore all'Ambiente ed Edilizia scolastica Fabrizio Debernardi e composta da un funzionario comunale e tre insegnanti, si è recata nella città francese per vedere dal vivo come funzionano le loro politiche per la sicurezza stradale e la mobilità urbana.

Nei prossimi mesi il progetto entrerà nel vivo con la mappatura dettagliata delle aree intorno alle scuole. Gli esperti studieranno ogni zona per capire dove sono i punti più pericolosi e quali interventi si possono realizzare.

Tutto questo lavoro verrà fatto con un approccio partecipativo, che significa coinvolgere attivamente non solo amministratori e tecnici, ma anche insegnanti e studenti. L'idea è che siano proprio loro, che vivono quotidianamente questi spazi, a contribuire alle soluzioni.

UN PROGETTO PER CAMBIARE IL PIEMONTE
Il progetto prevede diversi tipi di interventi che potrebbero cambiare il volto delle zone scolastiche:

- creazione di zone 30 (dove le auto non possono superare i 30 km/h);
- realizzazione di percorsi ciclabili sicuri;
- organizzazione di pedibus e bicibus (gruppi di bambini che vanno a scuola a piedi o in bicicletta accompagnati da adulti);
- interventi di urbanismo tattico (modifiche temporanee degli spazi per testare nuove soluzioni);
- formazione nelle classi per educare i ragazzi alla sicurezza stradale.

Una delle novità più interessanti è la creazione di un Tavolo Regionale delle Zone Scolastiche, dove i rappresentanti dei dieci comuni selezionati potranno confrontarsi regolarmente, condividere le loro esperienze e imparare gli uni dagli altri.

Il progetto ha anche una forte componente ambientale. Non è un caso che tra i comuni selezionati ci siano quelli con maggiori problemi di qualità dell'aria. Promuovere spostamenti a piedi e in bicicletta, infatti, significa anche ridurre l'inquinamento prodotto dalle automobili.

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