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L'iniziativa
16 Settembre 2025 - 15:20
C'è tempo fino al 15 ottobre per partecipare alla seconda sessione del bando "Restauri Cantieri diffusi 2025" della Fondazione CRT. Un'opportunità concreta per chi vuole contribuire a preservare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e architettonico del Piemonte e della Valle d'Aosta.
La prima sessione, che si è chiusa il 30 maggio scorso, ha già permesso di selezionare diversi progetti. Ora si apre una nuova finestra per presentare domande fino al 15 ottobre alle ore 15, con l'obiettivo di finanziare altri interventi di recupero su beni di rilevante valore culturale.
COME FUNZIONA IL BANDO
I contributi, che possono arrivare fino a 40.000 euro per ciascun cantiere, sono destinati al recupero di diverse tipologie di beni culturali sottoposti a tutela. Si possono finanziare beni mobili come tele, organi, statue, beni librari, arredi lignei e altri manufatti artistici, ma anche beni immobili come edifici storici, chiese, palazzi e altre architetture di valore. Rientrano nel bando anche parchi e giardini storici di interesse culturale, artistico, storico, botanico o paesaggistico.
Il requisito fondamentale è che tutti questi beni siano sottoposti a tutela secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e che abbiano progetti già autorizzati dalle competenti soprintendenze da non oltre cinque anni, cantierabili entro un anno.
Una delle caratteristiche interessanti di questa seconda sessione è che possono candidarsi anche interventi di comprovata urgenza per i quali l'autorizzazione della soprintendenza è ancora in corso di perfezionamento. In questo caso, però, sarà necessaria una comunicazione dell'ente di tutela che evidenzi il carattere di particolare urgenza dell'intervento. Chi ottiene il contributo per interventi urgenti avrà poi 12 mesi di tempo per ottenere l'autorizzazione definitiva, altrimenti il finanziamento decade.
Il bando è riservato a soggetti specifici che dimostrino competenze adeguate nella gestione del patrimonio culturale: enti pubblici, enti religiosi, associazioni, fondazioni e altri enti senza scopo di lucro costituiti prima del 31 dicembre 2023, comitati e musei. È importante che questi soggetti siano proprietari del bene da restaurare oppure abbiano una delega specifica dal proprietario. Le persone fisiche sono invece escluse dalla partecipazione.
COME VENGONO VALUTATI I PROGETTI
La Fondazione CRT valuterà le richieste secondo criteri precisi che premiano non solo la qualità tecnica dell'intervento, ma anche la sua capacità di generare benefici per la comunità. Viene considerata la rilevanza storico-artistica del bene e dell'intervento, insieme all'impatto territoriale e alla capacità di rendere il bene fruibile a un pubblico sempre più ampio.
Un aspetto cruciale per ottenere il contributo è dimostrare di avere un cofinanziamento adeguato. Non è fissata una soglia minima, ma la capacità di cofinanziamento rappresenta un elemento di priorità nella selezione. Particolare valore viene attribuito ai progetti che hanno già acquisito un cofinanziamento pari almeno ai due terzi del costo totale. Il cofinanziamento deve essere costituito esclusivamente da risorse monetarie, proprie o di altri soggetti. Non possono essere considerate le prestazioni in natura, i servizi o le ore di lavoro dei dipendenti.
I RISULTATI DI OLTRE VENT'ANNI DI ATTIVITÀ
Il bando "Restauri Cantieri diffusi" rappresenta uno degli strumenti più consolidati della Fondazione CRT per la tutela del patrimonio culturale. Dal 2003 a oggi, attraverso questo programma sono stati destinati oltre 54 milioni di euro a più di 3.200 cantieri di restauro.
Per informazioni specifiche sul bando è possibile contattare la Fondazione CRT all'indirizzo restauriecantieridiffusi@fondazionecrt.it, mentre per l'assistenza tecnica alla compilazione online è disponibile il servizio assistenzarol18@strutturainformatica.com.
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