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La mostra

Pont Canavese, in mostra i disegni degli studenti ucraini ospitati a Ronco Canavese

L'inaugurazione si è tenuta sabato 20 settembre in sala consiliare con l'assessore Enrica Valle e il consigliere Bruno Pecolatto

i colori della speranza a Pont: le memorie ucraine diventano arte civile

Sono in mostra a Pont Canavese, presso la Biblioteca Civica Ruffini, i disegni degli studenti ucraini ospitati a Ronco Canavese. L'inaugurazione de "I Colori della Speranza" si è tenuta in sala consiliare nel pomeriggio di sabato 20 settembre, alla presenza dei ragazzi e dei loro tutor. L'amministrazione comunale era rappresentata dall'assessore alla Cultura Enrica Valle e dal consigliere Bruno Pecolatto, ideatore dell'iniziativa.

Pecolatto lavora all'ufficio postale di Ronco e conosce quindi molto bene quella realtà, dove i profughi e rifugiati sono più di cento e fra essi una ventina di bambini e ragazzi ucraini. Ha avuto l'idea di organizzare la mostra per offrire a questi studenti l'opportunità di impegnarsi in qualcosa che li coinvolgesse e consentisse loro di esprimere i propri stati d'animo.

Hanno concesso il patrocinio, oltre al Comune di Pont, la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, il Comune di Ronco Canavese, il Consolato Generale d'Ucraina a Milano, il Congresso nazionale delle Associazioni Ucraine in Italia e Manageritalia Piemonte e Valle d'Aosta.

DALLA MEMORIA ALLA SPERANZA
L'arco d'età degli studenti coinvolti è molto ampio: si va dagli 8 anni ai 18. Eppure, al contrario di quanto accadrebbe in circostanze normali, i modi di sentire sono assai simili: a dominare i loro pensieri sono inevitabilmente il ricordo e il rimpianto di una patria abbandonata in fretta e furia, che sta lottando per difendere la propria esistenza e nella quale sperano di tornare.

Rispetto alle immagini di distruzione e di morte, che sarebbero dominanti se vivessero nella loro terra d'origine, in questi dipinti trova spazio notevole la memoria, dolce e amara ad un tempo: memoria dei luoghi, della vita passata, della serenità perduta. I disegni rappresentano così un ponte emotivo tra il presente in esilio e un passato che questi giovani cercano di preservare attraverso l'arte.

La mostra sarà visitabile presso la Biblioteca Civica Ruffini fino al 6 dicembre 2025, negli orari di apertura dal martedì al giovedì dalle 15:00 alle 17:30 e il sabato dalle 10:00 alle 12:00. L'ingresso è libero e rappresenta un'occasione per avvicinarsi alle storie di questi giovani attraverso le loro opere, testimonianze silenziose ma eloquenti di un'esperienza che segna profondamente le loro vite.

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