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Ciclismo: altro caso doping, Riccardo Riccò rischia la vita e la carriera

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Riccardo Riccò è stato costretto ad un ricovero d'urgenza all'ospedale di Modena a causa di un forte malore: blocco renale più edema polmonare. Almeno così ha dichiarato il padre del ciclista. Avrebbe rischiato la vita per una sacca di sangue probabilmente deteriorato perché conservato male. Si tratterebbe, stando al referto del medico che curò per primo il corridore all'ospedale di Pavullo, prima del trasferimento a Modena all'ospedale di Baggiovara, di auto emotrasfusione. Oltre ad essere stata estremamente pericolosa per la vita, questa mossa rischia di essere un' autentica morte della carriera sportiva di Riccardo Riccò: ilpm di Modena Pasquale Mazzei, infatti, avrebbe aperto sulla vicenda un procedimento penale per presunta violazione della legge antidoping. Si è attivato anche l'ufficio della procura antidoping del Coni, che ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Riccò. Se quest'indagine dovesse confermare tutto la carriera sportiva del ciclista finirebbe immediatamente (sarebbe infatti recidivo il ragazzo) e, inoltre, nel caso di conferma di doping sanguigno rischierebbe per legge da 3 mesi a 3 anni.

 
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