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CALCIOMERCATO

Juve, a volte ritornano: ecco chi aspetta la mossa giusta per sbarcare a Torino

Manovre in attacco per i bianconeri. E Chiesa discute il prolungamento del contratto

Morata può tornare, una villa in collina pronto ad accoglierlo

Alvaro Morata e Dusan Vlahovic: destini incrociati per i due attaccanti?

«La Juve ha prenotato Morata». Dopo averlo scritto attorno ai primi di agosto (“C’è una villa che lo attende in collina a Torino”, titolava il nostro giornale), nelle ultime ore sono arrivate conferme per quel che riguarda il futuro dell’attaccante spagnolo di proprietà dell’Atletico Madrid.


Effetto domino
La Juve ha bloccato Morata dicevamo. Ma il suo ritorno avverrà solo nel momento in cui un posto là davanti si libererà: sì, perché in tempi di tagli al budget, prima c’è bisogno di far cassa. E la Juventus, proprio in queste ore, può giocare sul fatto che attaccanti reperibili sul mercato, di un certo spessore e lignaggio, ce ne sono pochi. In testa ai partenti, con le valigie praticamente già fatte da qualche giorno, c’è senza dubbio Moise Kean: ci ha provato il Milan, potrebbe provarci anche la Roma. Ma con tutta probabilità, vista l’urgenza di poter reperire liquidità sul mercato, liquidità da reinvestire, saranno i soldi della Premier League a convincere la Juve a far partire l’attaccante classe 2000. In pole position per avere Kean, nelle ultime ore, è scattato il Fulham, pronto a reinvestire quanto incassato dall’Arabia Saudita dalla cessione di Aleksandar Mitrovic. Da un attaccante all’altro. In casa Juventus, infatti, non perdono di vista la situazione legata a Lukaku e a Berardi. Se sul belga i bookmakers restano fiduciosi su un possibile approdo sotto la Mole, Berardi e il Sassuolo aspettano la mossa giusta.


Non solo acquisti
In casa Juventus continuano i ragionamenti su i calciatori presenti in rosa. In particolar modo sono cominciati i ragionamenti attorno al rinnovo del contratto di Chiesa: l’accordo tra la Juve e l’ex viola scade nel 2025. Lui vorrebbe ritoccare di un milioncino di euro l’intesa e passare dai 6 ai 7 milioni di euro di stipendio, tanto quanto viene pagato all’anno il suo amico Vlahovic. Infine, capitolo Bonucci: continua il braccio di ferro tra il calciatore e la dirigenza per la buon’uscita. Se alla Lazio Sarri non salta dalla gioia di ritrovarselo nello spogliatoio, l’Union Berlino lo aspetta. Prima però deve trovare un accordo con la Juve.

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