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TENNIS
25 Novembre 2023 - 20:58
Sonego e Sinner durante il match decisivo contro la Serbia (foto Fitp)
Dopo 25 anni l’Italia è tornata in finale di Coppa Davis. Ha centrato l’obiettivo a Malaga, grazie ancora una volta a un monumentale Jannik Sinner. Come già accaduto contro l’Olanda nei quarti, è stato lui il protagonista assoluto della rimonta, che ha sancito la vittoria per 2-1 in semifinale sulla Serbia. Oggi alle ore 16 sarà sfida contro l’Australia e gli azzurri saranno favoriti. Ieri è iniziato tutto con la decisione del capitano Filippo Volandri di schierare nel primo singolare Lorenzo Musetti, che ha ceduto per 6-7, 6-2, 6-1 a Miomir Kecmanovic. Il 21enne carrarino è partito subendo il break, poi ha recuperato e nel tiebreak ha sfruttato il terzo set-point. Da metà del secondo parziale è però calato fisicamente e l’avversario ha preso agevolmente il sopravvento, approfittando, nella fase conclusiva, del terzo, anche di un suo problema muscolare.
Poi è sceso in campo il marziano e ha riportato la situazione in parità, aggiudicandosi la “bella”, nel giro di sue settimane, contro Novak Djokovic, per 6-2, 2-6, 7-5. Ha disputato una prima frazione sensazionale, annichilendo il n. 1 al mondo con due break. Nella seconda Nole è salito di rendimento e lo ha ripagato con la stessa moneta. Nel set decisivo c’è stata grande lotta spalla a spalla. Sul 3-4 il 22enne di Sesto Pusteria ha annullato un break-point e sul 4-5 addirittura tre match-point, per poi strappare la battuta al serbo e, con la propria, sprintare irresistibilmente verso il traguardo. Nel doppio è toccato ancora agli eroi di giovedì, ovvero agli amiconi Sinner e Lorenzo Sonego, che hanno prevalso per 6-3, 6-4 su Djokovic e Kecmanovic, condividendo la gioia pazza del sorpasso. Nel primo set il break è arrivato sul 3-2, sul servizio del Djoker, e sul 5-3 il n. 4 del ranking Atp ha chiuso i conti. Nel secondo Fox e Sonny hanno stretto i tempi e già nel terzo game hanno rotto l’equilibrio. I serbi, però, hanno recuperato nel successivo e due turni dopo non hanno sfruttato quattro opportunità per scappare. Sul 3-3 la coppia tricolore è andata di nuovo a segno in risposta e sul 5-4 Sinner ha servito per il match ed è stato trionfo.
Domenica 26 novembre l’Italia giocherà l’ottava finale della sua storia e cercherà di bissare il successo del 1976. «È stata una giornata lunga - commenta Sinner - ed è terminata benissimo. Non è facile giocare sull’1-1, ma credo che tutti e due siamo stati bravi e ci abbiamo sempre creduto. Siamo contenti di essere in finale, ma non soddisfatti, vogliamo finire il nostro lavoro». Sonego scherza:«Dopo aver tifato per Jannik, sono entrato in campo esausto. È stata una partita durissima e sono felice di questo risultato. Non dobbiamo, però, accontentarci. Ci attende una finale e vogliamo giocarcela al meglio».
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