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TENNIS

Davis Cup, il torinese Sonego conquista un pezzetto di storia: "Sinner? Ecco come siamo diventati amici.."

Il 27enne del Circolo Stampa Sporting al settimo cielo dopo la vittoria dell'Italia: "Jannik ci ha spinti tutti a dare il massimo"

Davis Cup, il torinese Sonego conquista un pezzetto di storia: "Sinner? Ecco come siamo diventati amici.."

Il fantastico doppio formato da Sonego e Sinner

Anche il torinese Lorenzo Sonego, 27 anni da Rivoli, tesserato per il Circolo Stampa Sporting di corso Agnelli, potrà raccontare di aver preso parte - in modo decisivo - ci viene da dire - a questa impresa storica. La "locomotiva Sinner", come è stato già ribattezzato Jannik, ha trascinato il treno azzurro alla vittoria 47 anni dopo Santiago del Cile. Ma Sonny passerà alla storia come la spalla ideale di Jannik in doppio, prima contro l'Olanda nei quarti, poi contro la Serbia di Djokovic in semifinale. Al settimo cielo il talento torinese al termine della competizione che ha visto l'Italia salire sul tetto del mondo per la seconda volta a Malaga.

Le prime parole, sono per la locomotiva, colui che stai trascinando l'Italia intera e l'intero movimento, Jannik Sinner: "Ha fatto davvero tanto - ha dichiarato Sonego -, ha dato fiducia a tutti e ci ha spinti a tirare fuori il massimo. Condividere il campo in doppio con lui mi ha insegnato tanto e mi ha regalato emozioni che mi porterò dentro per sempre”. A proprio di coppia, tra i due si è visto grande affiatamento, un affiatamento nato tra playstation e burraco: "Ci siamo trovati fin da subito - ha svelato -, siamo due ragazzi molto semplici. Lui è molto umile e io con le persone umili mi trovo a mio agio. Non so perché lui si sia trovato bene con me, di sicuro questo feeling c’è e spero di averlo per tutta la vita”. Tornando alla Davis Cup: "Quando ho realizzato che l'impresa era a un passo? Quando Arnaldi ha battuto Popyrin - ha concluso Sonego - ho realizzato che ce la potevamo fare. Poi Sinner è stato perfetto nel non dare chance a De Minaur”.

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