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TENNIS

Australian Open, Sonego buona la prima ma al secondo turno servirà un'impresa, ecco perché

Il 28enne torinese si è imposto sull'inglese in rimonta. Con lui sono 9 gli azzurri qualificati

Lorenzo Sonego

Il torinese Lorenzo Sonego avanza al secondo turno

Grazie a Lorenzo Sonego, l’Italia ha battuto il record, portando sei uomini e tre donne al secondo turno degli Australian Open. Il n. 46 al mondo a Melbourne ha battuto per 4-6, 7-6, 6-2, 7-6 l’inglese Daniel Evans (n. 38), collezionando il terzo successo in altrettanti confronti diretti e conquistandosi il diritto di una sfida prestigiosa contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, n. 2. Il 28enne torinese, sotto gli occhi dei Carota Boys e degli altri numerosi italiani presenti in tribuna, con la maglia della Nazionale o del Torino, ha subìto il break nel terzo game, rischiando il bis nel nono, e il primo set è scivolato via. Nel secondo, dominato dal servizio, si è andati al tiebreak, nel quale Sonny ha recuperato da 0-4 e ha chiuso al terzo set-point, dopo averne annullato uno all’avversario. Nel terzo parziale l’allievo del maestro Gipo Arbino ha preso nettamente il sopravvento, strappando la battuta nel primo gioco e ripetendosi nel quinto. La quarta frazione è tornata a essere un braccio di ferro, nel quale Sonego ha cancellato una palla break e non ne ha concretizzate ben sette. Nel tiebreak è scattato sul 5-0, è stato rimontato sul 5-4 e ha messo in carniere gli ultimi due punti. In chiave azzurra si sono imposti anche Giulio Zeppieri, Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto. L’altro torinese Andrea Vavassori ha esordito nel doppio con Simone Bolelli, superando per 3-6, 6-3, 7-6 l’austriaco Tristan-Samuel Weissborn e il monegasco Romain Arneodo.

«Sono molto soddisfatto - spiega Sonego - è stato un match di grande qualità, contro un tennista ostico. All’inizio ho avuto difficoltà in risposta, non riuscivo ad avere il timing giusto e a rispondere con continuità. Con il passare dei minuti sono riuscito a trovare il modo, leggevo meglio il suo servizio e sulla seconda non ho più regalato punti. Il tiebreak del secondo set è stato il più importante, ero sotto 4-0, sono rimasto lì, ci ho creduto e sono stato bravo a tirarlo su. Ho giocato con coraggio e fatto le scelte giuste e da quel momento è cambiata la partita. Per lui è stata certamente una botta e a me ha dato grande serenità».
Ora dunque lo attende Alcaraz:«Ci siamo affrontati anni fa a Cincinnati era molto giovane, era un giocatore decisamente diverso. All’epoca era numero 50 del mondo, ora è numero 2 e nel frattempo ha migliorato tutto il suo repertorio. È molto più aggressivo, gioca molto più vicino al campo, ha un gran tocco, un’ottima volée e risponde benissimo. So che dovrò fare del mio meglio per batterlo. Affrontare giocatori di alta classifica mi piace, è una opportunità per migliorare e mi aiuta a capire su cosa devo lavorare e cosa devo migliorare. Voglio godermi il momento».

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