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Hamilton in Rosso, così John Elkann realizza il suo sogno di portare l'inglese in Ferrari: ecco da quanto ci provava

Dopo un lungo corteggiamento il pilota inglese sbarcherà a Maranello nel 2025, l'annuncio ufficiale: "Ha firmato un contratto pluriennale"

Due pianisti per la Ferrari, è un piano geniale e adesso anche attuale. Perché in comune da ieri Charles Leclerc e Lewis Hamilton non hanno solo lo strumento che suonano, ma anche il volante che muovono (il primo) e muoveranno (il secondo). E’ diventato ufficiale ieri sera, con l’annuncio della Scuderia, via social. Un progetto sul quale John Elkann sta lavorando almeno dalla scorsa primavera, come avevano anticipato da queste colonne, e che adesso ha trovato un approdo felice. Perché il baronetto inglese, a caccia del suo ottavo titolo che difficilmente centrerà con la Mercedes quest’anno, chiuderà la sua carriera a Maranello: «Ferrari è lieta di annunciare che Lewis Hamilton entrerà a far parte del team Scuderia Ferrari dalla stagione 2025, con un contratto pluriennale», si legge nella nota di Maranello. Il prossimo gennaio farà cifra tonda, tagliando il traguardo dei 40 anni, e il regalo se l'è fatto in anticipo. Un contratto con la Ferrari anche mettere un punto fermo ad un'era. Quando ancora non aveva deciso se andare avanti o meno con il team anglo-tedesco, era solo una suggestione.

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Adesso una realtà che ricorda molto da vicino la mossa di Andrea Agnelli quando tra lo scetticismo generale aveva messo sotto contratto Cristiano Ronaldo. Per la Juventus, in realtà, è stato un boomerang ma in questo caso è diverso. O meglio, l'unico modo per riaccendere veramente i riflettori sulle Rosse in pista, mentre i conti della società godono di una floridità invidiabile e anche il progetto del Wec, come ha dimostrato la vittoria nella 24 Ore di Le Mans 2023, funziona. Quando è arrivato l'annuncio sul rinnovo con Charles Leclerc, un futuro garantito per i prossimo 5 anni, tutti a chiedersi cosa sarebbe stato di Carlos Sainz e a fare previsioni sulla sua permanenza a Maranello. Non era data in dubbio, semplicemente sarebbe durata al massimo un paio di anni in più. Invece adesso sappiamo che quell'annuncio non arriverà mai e per lo spagnolo sarà una stagione da separato in casa anche se ha un bel paracadute da indossare. Grazie ai buoni uffici del padre, che ha appena rivinto la Dakar con quel marchio, diventerà pilota della nuova Audi (tecnicamente il marchio sarà operativo dal 2026).

E il nuovo Hamilton? Sicuramente George Russell, almeno per i tifosi britannici. Ma molto probabilmente anche Andrea Kimi Antonelli, il 17enne fenomeno bolognese che è stato "adottato" da Toto Wolff già quattro anni fa, finora ha vinto dappertutto e sta per debuttare in Formula 2 con il Team Prema. Giovane come era Max Verstappen all'inizio e molto più di una scommessa. In fondo anche Hamilton su una Rossa lo è, perché rischiano entrambi. Il trionfo o l'oblio, un commiato da ricordare o l'ultimo passo di un grande campione che non ha più nulla da dare. Un gioco sottilmente sospeso nel quale hanno creduto entrambi e che in fondo fa soprattutto la felicità di chi organizza il Mondiale.

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