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PIANETA BIANCONERO
05 Febbraio 2024 - 20:43
Kenan Yildiz ha caricato l'ambiente bianconero via social
Un po’ come tra Nole Djokovic e Jannik Sinner - usando una metafora tennistica - di qualche mese fa, quando il rosso della Val Pusteria restava distante dal numero uno al mondo, come nella semifinale di Wimbledon. «Se perdo imparo», dichiarava il 22enne numero 4 al mondo. Viste come sono andate le cose nell’ultimo periodo per il tennista italiano, specie da Torino in avanti, c’è da dire che Jan “la volpe” ha imparato la lezione. Vedendo quel che è successo domenica sera a San Siro, Juventus e Inter restano, invece, ancora distanti. All’andata sembrava che ci fosse meno gap tra la formazione di Massimiliano Allegri e quella di Simone Inzaghi.
Domenica sera invece, forse perché da allora sono passati mesi e i nerazzurri sono apparsi squadra più rodata, la differenza tra le due squadre c’è stata eccome, specie dalla cintola in su, dove il palleggio tra le linee di centrocampo e l’attacco, ha fatto sostanzialmente la differenza. Con tutta probabilità, anche Allegri è rimasto spiazzato da tutta la differenza vista in campo. Il tecnico di Livorno, proprio una decina di giorni fa aveva paragonato la sua Juve - giovane e in ascesa - al campione di Sesto Pusteria mentre l’Inter vestiva i panni di Djokovic. Per alzare il livello, ci sarà tempo. L’unico modo per farlo è rinforzare il centrocampo, alzandone la qualità. Sia Locatelli, sia Rabiot (appena rientrato dopo l’infortunio), che McKennie non sono stati all’altezza della situazione sia in fase difensiva ma soprattutto in fase offensiva dove sia Vlahovic sia Yildiz sono stati serviti con il contagocce.
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Allegri ha lasciato una porta aperta alla rimonta scudetto («la strada è ancora lunga», ha sottolineato al termine del big-match di San Siro) ma bisogna subito risolvere la crisi, a partire dalla sfida in programma lunedì prossimo contro l’Udinese. Farsi trovare pronti - specie ora che l’Inter sarà impegnata nelle coppe europee -, per non avere rimpianti in caso di qualche passo falso nerazzurro. Il giorno dopo, la carica, è arrivata via social. A suonarla ci ha pensato il giovane Yildiz. Per lui prestazione da rivedere a San Siro ma c’è da sottolineare, come di fatto, i suoi compagni non l’abbiano mai visto e servito: «La sconfitta fa sempre male - ha scritto il talento turco -, ma non ci fermerà. Ci sono ancora molte battaglie da combattere insieme.️ Questa maglia richiede costanza e impegno. È il nostro spirito di squadra che non ci farà mollare!».
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