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Juve, non solo Rugani. "Fino alla fine" e quel vizietto della Signora di segnare e vincere nel recupero

Non solo contro il Frosinone: ecco quando è successo altre volte in questo campionato

Juve, non solo Rugani. "Fino alla fine" e quel vizietto della Signora di segnare e vincere nel recupero

L'esultanza dei bianconeri al gol di Daniele Rugani

Se Massimiliano Allegri avesse ancora un profilo social, domenica pomeriggio, dopo la partita vinta contro il Frosinone ci avrebbe servito il più classico dei “Fiuuuu”, a mo’ di sospiro di sollievo. Sì, perché «alla Juve quando si vince si tira un sospiro di sollievo, non si gioisce». Anche perché in casa bianconera vincere è l’unica cosa che conta veramente. E ancora una volta la dimostrazione è arrivata dalla partita di domenica scorsa all’ora di pranzo, contro il Frosinone. Che dire? Non un bel vedere per i tifosi bianconeri: sicuramente una goduria, specie per come è maturata nel finale di partita. Una rete, quella di Rugani - difensore con il vizietto del gol -, messa a segna al 94° minuto che di fatto, come si dice in gergo, ha fatto venire giù tutto lo stadio.



GOL LAST MINUTE
Quando la partita sembrava destinata all’ennesimo pari incolore di un febbraio a dir poco a tinte fosche per la Vecchia Signora - solo una manciata di punti raccolti -, Rugani, promesso sposo della bella Michela Persico, ha tirato fuori dal cilindro una giocata da attaccante compassato. Con un colpo di biliardo, infatti, ha uccellato il portiere ciociaro infilandolo sotto le gambe, scatenando il boato finale. Ma di boato, quest’anno, non ce n’è stato solo uno: in casa Juve, infatti, vale come un mantra, e sempre di più, il vecchio adagio ricamato in qualche stagione passata persino sul colletto delle maglie bianconere “Fino alle fine”.




FINO ALLA FINE
Non un semplice modo di dire per la squadra di Allegri che in questa stagione ha messo a segno una serie di colpacci proprio nei minuti finali. Prima del Frosinone, infatti, era toccato al Verona, ospite all’Allianz Stadium il 28 ottobre. Allora toccò a Cambiaso, al 96°, portare in dote tre punti pesanti alla Vecchia Signora. Il 1° dicembre, finale infuocato a Monza, con Gatti a siglare il definitivo 2-1 al 94°. E’ firmata invece da Vlahovic - l’uomo del momento - la rimonta del 7 gennaio scorso in quel di Salerno: colpo di testa decisivo al 91° minuto. In tutto sono otto i punti conquistati nel recupero, quattro pareggi trasformati in successi, che non sono certo frutto del caso. «Lo scorso anno - va ripetendo Allegri - non le avremo portate a casa partite così». Evidentemente qualcosa è cambiato.

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