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MOTOMONDIALE
25 Aprile 2024 - 18:43
Partenza in salita per il campione del mondo Pecco Bagnaia e la sua Ducati Desmosedici
Il weekend del GP di Spagna a Jerez comincia con tre nomi nel mirino, anche se per motivi diversi. I primi due sono Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Il terzo è un team intero, quello dell’Aprilia uscita alla grande dall’ultima tappa ad Austin.
PARLA IL CAMPIONE DEL MONDO
Il campione del mondo in carica è partito male, inutile negarlo e non lo fa nemmeno lui che però guarda alla parte piena del bicchiere: «Preoccupato? Se fossimo a metà campionato, lo sarei certamente. In effetti 30 punti non sono pochi, purtroppo abbiamo buttato via una gara per un contatto». Quello con Marc Marquez in Portogallo, con un concorso di colpe evidente. Ma i problemi sono altri, perché fino ad oggi Bagnaia non è riuscito quasi mai a trovare il giusto feeling con la Desmosedici in versione 2024: «Dobbiamo trovare più performance. Ci sono queste vibrazioni che non si sa da dove arrivino e risultano poco prevedibili. Una strada la stiamo trovando: questa moto ha un bilanciamento un po’ diverso e ci stiamo lavorando. Da zero a dieci qual è il mio feeling con la moto? Alti e bassi: in Qatar 10, gli altri due weekend solo 6. Ma penso che con il team possiamo tornare al top, ho grande fiducia».
TAPPA DEL CUORE
E poi Jerez resta una delle sue tappe del cuore: «Sono sempre felice di correre qui è uno dei miei weekend preferiti per la pista, il pubblico e tutta quello che la circonda. Penso che potremo essere competitivi come negli ultimi due anni. La nostra moto si addice a piste come Jerez de la Frontera. Le gomme saranno di nuovo l’ago della bilancia. A volte le senti bene, altre molto meno. A volte senti bene un lato e non un altro. Sono di difficile lettura». Marquez torna invece dove quasi 4 anni fa è cominciato il suo incubo e lo fa con uno spirito nuovo. A Tmt Sports ha spiegato quanto è stato duro rompere il legame con la sua storia: «Una decisione molto difficile. Non ho ascoltato il mio cuore. Ho solo pensato a cosa fosse meglio per il mio futuro. Il team Repsol Honda è stata la mia vita, la mia carriera. È stato molto difficile lasciare i miei meccanici, i miei tecnici e gli sponsor. Ma ho detto loro "se faccio un altro anno qui finirò la mia carriera", perché in gioco c’era la mia salute mentale». E adesso? «Mi sto divertendo. Non è la stessa cosa affrontare un weekend pensando di essere tra i primi 10 o tra i primi cinque oppure lottare per il podio -, ha proseguito Marc Marquez -Il motivo principale per cui ho preso questa decisione è stato quello di riscoprire se fossi ancora abbastanza competitivo. Mi sono dato una risposta, ed è sì, lo sono».
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