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MotoGp, lo show di Bagnaia al Mugello esalta i tifosi Ducati. Ecco cosa ha combinato Pecco...

Prima giornata di prove Libere al Gp d'Italia. Il campione del mondo ha incantato il pubblico

MotoGp, lo show di Bagnaia al Mugello esalta i tifosi Ducati. Ecco cosa ha combinato Pecco...

Pecco Bagnaia arriva carico al Mugello dopo la vittoria ottenuta a Barcellona su una pista dove non era mai salito sul podio (foto Instagram)

Non è il solito Pecco Bagnaia e se ne sono accorti tutti, fin dalla prima giornata al Mugello. Come se la vittoria al Montmelò avesse finalmente riacceso la spia nel suo cervello, il campione del mondo ha esaltato il pubblico della pista fiorentina stampando il miglior crono. E che crono, perché il pilota di Chivasso è stato anche l’unico a scendere sotto il muro di 1’45”, seppure di pochi millesimi. Una prova di superiorità netta, visto che alle sue spalle hanno chiuso la sorprendente Yamaha dello spagnolo Alex Rins a 273 millesimi, subito davanti alla KTM del rookie Pedro Acosta (autore di uno spettacolare volo in FP2) con un gap di 388 millesimi.

Agevolmente in Q2 anche l’Aprilia del portoghese Miguel Oliveira, quarto a 4 decimi, precedendo un quartetto di Ducati guidato da Marc Marquez, Enea Bastianini, il leader del campionato Jorge Martin, settimo a 467 millesimi, e Alex Marquez. Ultimi a salvarsi, senza dover passare dalla Q1, i due spagnoli dell’Aprilia, Maverick Viñales e Aleix Espargarò, mentre dovranno fare un turno supplementare tra gli altri Fabio Di Giannantonio dodicesimo, Marco Bezzecchi quattordicesimo, ma anche Franco Morbidelli, Lorenzo Savadori e Luca Marini mestamente in fondo a oltre 2 secondi dalla testa. Pecco ha dimostrato un grande potenziale anche nella simulazione della gara, mettendo pressione ulteriore sugli avversari anche se Martin e Marquez senior per ora lo precedono nella classifica generale.

Non a caso, gli stessi due in ballo per il posto nel box accanto a lui nella prossima stagione di MotoGP anche se il primo parte favorito rispetto al secondo. Ma la Casa di Borgo Panigale non ha ancora deciso, o almeno non lo vuol dire. La conferma è arrivata da Mauro Grassilli, direttore sportivo Ducati Corse, a Sky Sport commentando le parole al veleno di Marc che non accetterà un team satellite per il 2025: «Questo è un momento delicato della stagione e ogni pilota cerca di adottare la migliore strategia per il proprio futuro. Ne prendiamo atto, ma non ci ha assolutamente sorpreso. In realtà Pramac è un team formidabile. In pratica è il Lenovo Team vestito Pramac, ha le moto ufficiali ed è gestito benissimo». Piuttosto però il rischio è che il team accetti al corte della Yamaha, anche se il suo ds in pista Gino Borsoi, allontana l’ipotesi: «Siamo la squadra più vicina alla Ducati. Abbiamo le moto ufficiali e l’anno prossimo avremo ancora le moto ufficiali. Ho il massimo rispetto per Marc, ma abbiamo anche dimostrato che come squadra abbiamo fatto qualcosa di storico».

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