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PIANETA bianconero
17 Ottobre 2024 - 20:47
Paul Pogba contro la Cremonese, l'ultima apparizione con la maglia della Juventus
«Pogba sì, Pogba no». I tifosi sono divisi in casa Juventus. I supporter della Vecchia Signora hanno potuto riabbracciare il Polpo bianconero in occasione della sfida – il francese era presente in tribuna all’Allianz Stadium – andata in scena nell’ultima giornata di campionato tra Juventus e Cagliari, 0-0 il risultato finale. Ebbene, dopo aver incassato gli abbracci dei tifosi bianconeri allo Stadium a caccia di selfie e autografi, il Pogba, almeno a parole, sta provando a convincere la dirigenza della Vecchia Signora a farsi reintegrare, a partire da marzo, quando termineranno i 18 mesi di squalifica per doping, un bello sconto a fronte dei 4 anni comminatogli inizialmente.
Riavvolgiamo il nastro
Fortemente rivoluto da Massimiliano Allegri – è sbarcato a Torino l’11 luglio 2022, a 6 anni di distanza dal primo addio - per puntellare un centrocampo con poca tecnica e qualità, in verità, il Pogba II non è mai cominciato. Tutta colpa dei muscoli di cristallo del francese, che ogniqualvolta metteva piede in campo si rompeva. Arrivato ancora una volta a parametro zero dallo United, di fatto, il francese ha giocato pochissimo nella sua seconda vita alla Juventus, un totale di 52 minuti disputati, per un totale di due presenze. Ma soprattutto a fronte di un ingaggio monstre da 8 milioni di euro. Terminata finalmente la vicenda che lo ha coinvolto in un caso di doping – potrà tornare ad allenarsi a partire da gennaio – Pogba ha rotto il silenzio per ribadire a più riprese la sua volontà, volontà che non coincide con quello che pensa la dirigenza della Juventus, ovvero restare in bianconero, visto che ha ancora un contratto.
Pogba e Thiago Motta
Intervistato da “L’Equipe”, Pogba non ha preso bene la frase di Thiago Motta su di lui: «È stato un grande giocatore». «Fa decisamente male – ha dichiarato al quotidiano transalpino -. Vuol dire che sono finito, che non sono più un calciatore, che ho interrotto la mia carriera. Non credo che la pensasse in quel modo». «Oggi – ha continuato - è l’allenatore della Juventus. Non ho ancora avuto la possibilità di incontrarlo, di parlare a tu per tu con lui. Se ho intenzione di farlo? Perché no? Se è possibile, sì. Ma sono ancora sospeso e ci sono cose legali che posso fare, altre che non posso. Dopo, penso che ne parleremo. Qualunque cosa accada, sono un giocatore della Juve. Non penso a quello che ha detto. Continuo i miei allenamenti e voglio tornare a essere un calciatore». In casa Juventus, intanto, non sono state prese bene le parole di Pogba, oltretutto dette durante un’intervista non autorizzata dalla società stessa.
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