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GIORNATA BIANCONERA

C'è il derby d'Italia contro l'Inter, Thiago Motta: "Daremo il 200%. Ma per lo scudetto le favorite sono..."

Il tecnico bianconero al ritorno da ex in casa nerazzurri: "Se tutti mi trattano bene, vorrà pur dire qualcosa..."

Il tecnico della Juventus, Thiago Motta

Il tecnico della Juventus, Thiago Motta

Nove giornate rappresentano un quarto di campionato, troppo poco per dare sentenze ma già abbastanza per tracciare i primi bilanci. E, secondo Thiago Motta, la classifica rispecchia benissimo i valori, specialmente per quel che riguarda i posti lassù: <L’Inter e il Napoli sono le due favorite per lo scudetto> ha dichiarato il tecnico della Juventus al suo primo derby d’Italia da allenatore bianconero. L’italo-brasiliano ha anche spiegato i motivi: <Non lo penso io, sono i fatti che lo dicono: le due squadre favorite sono quelle due lì per quanto fatto negli ultimi anni> ha aggiunto l’allenatore.

Eppure la sua Juve è la terza incomoda, a una sola lunghezza dai campioni d’Italia in carica e ora vorrebbe riportarsi a -3 dal Napoli che ha battuto anche il Lecce e sta tentando la prima mini-fuga. <Siamo determinati a fare la nostra partita, siamo concentrati per fare ciò che dobbiamo e sappiamo fare - ha spiegato Thiago Motta - oltre a portare la gara dove conviene a noi e non a loro: come sempre, andremo al 200% con concentrazione, voglia di giocare a calcio e mettere in pratica quello che dobbiamo fare>. E a chi pensa che sia già uno snodo quasi decisivo per la corsa scudetto, <E’ semplicemente la prossima giornata del calendario, dopo questa ne mancheranno ancora tantissime> la sua risposta. Alla Continassa, poi, sono stati giorni un po’ particolari, se non altro perché la sua Juve è reduce dalla prima sconfitta della stagione con l’1-0 di martedì contro lo Stoccarda in Champions: <Quello rimane nel passato, ora l’importante è andare avanti convinti di ciò che stiamo facendo e delle nostre idee - la ricetta del tecnico per rialzare la testa - anche perché abbiamo un’altra gara bella da vivere e da giocare: è lo stesso che bisogna fare quando si vince, in quanto non c’è mai il tempo di festeggiare>.

Gli altri tasti toccati durante la conferenza di vigilia sono legati alla sua sfida personale contro l’Inter, lui che è stato uno degli eroi del Triplete nerazzurro nella stagione 2009/2010 ma che qui, sotto la Mole sponda bianconera, non è mai stato “etichettato” come interista. <Ho giocato nell’Inter, nel Barcellona, nel Genoa, nell’Atletico Madrid, in squadre dove a livello sportivo e a livello umano ho provato a fare le cose giuste senza avere nessun interesse dietro da nascondere - la lunga riflessione dell’italo-brasiliano sulle tappe della sua carriera - e sono stato sempre io, nel bene e nel male per come sono fatto, mi sono sempre comportato nel modo giusto con tutte le persone: magari è per questo che ovunque vado da ex sono trattato sempre bene…Ringrazio queste persone per l’accoglienza, per l’aiuto che mi han dato nella mia carriera e nella mia vita. Quando uno si comporta nel modo giusto perché comportarsi diversamente?>.

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