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GIORNATA AZZURRA
16 Novembre 2024 - 17:18
Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti (foto Twitter Figc)
La torta è già stata confezionata, ora si vorrebbe mettere una bella ciliegina sopra. Basterà pareggiare contro la Francia a San Siro, addirittura si può pure perdere ma con un solo gol di scarto, perché altrimenti entrerebbe in gioco la differenza reti e i transalpini sono avanti. I ragionamenti e i calcoli, però, proprio non piacciono a Luciano Spalletti: «Dobbiamo essere una squadra che fa vedere tante qualità senza chiacchierare molto e andando a giocare belle partite - dice alla vigilia - per giocare bene la partita bisogna avere molti calciatori che sanno interpretare, poi ormai funziona in questa maniera qui, bisogna saper intuire questi spazi che si vengono a creare». Tutte cose che l’Italia ha iniziato a far vedere da qualche mese, adesso bisogna confermarsi: per farlo, servirà una grande prestazione contro la Francia, magari ripetendo quei 90 minuti da urlo a Parigi. E per Spalletti, intanto, saranno le prime 20 gare in azzurro.
Un primo bilancio con la Nazionale?
«Non so quale sia, penso che si sia sbagliata una partita: quella con la Svizzera. È la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo avuto davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime».
E l’ha dimenticata, la Svizzera?
«Quella sconfitta non me la fa dimenticare niente e nessuno, neanche una qualificazione al mondiale. Per certi versi fa bene anche portartela un po’ dietro, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è sempre dietro l’angolo».
Con la Francia è sempre speciale…
«Siamo un popolo di pionieri, in tutte le parti dove andiamo troviamo questo abbraccio degli italiani che tengono alle sorti della maglia della nazionale, ci deve rendere ancora più responsabili e forti. Alla Francia verrà facile tentare di vincere la partita, noi non dobbiamo fare riflessioni. Sono sicuro che andremo a fare la partita che dobbiamo fare, proprio per dedicarla a tutte quelle persone che ci vogliono bene».
Kean può giocare?
«È possibile che sia della partita, è uno bravo a tenere palla addosso, a fare la boa che poi aspetta il calciatore a sostegno».
Chi è il Sinner della nazionale?
«È bene non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio...Maldini mi dà l’impressione di avere il colpo facile, la sostanza di poter creare qualcosa di super facile ed esclusivo».
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