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La Juve di Tudor e il tabù trasferta, Vlahovic ha la medicina giusta

Il serbo è tornato in gruppo: "Il gol più bello? Quello segnato a Roma in finale di Coppa Italia"

L'attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic

L'attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic

Settantasei giorni senza vincere in trasferta sono un’eternità per una squadra che si chiama Juventus. L’ultima volta che i bianconeri sono riusciti a vincere fuori casa, in panchina sedeva ancora Thiago Motta. Era il 23 febbraio scorso, a Cagliari: un gol di Vlahovic al 13° - il serbo era stato bravo a sfruttare un errore della difesa sarda - aveva regalato una vittoria di “corto muso”, 1-0, alla Vecchia Signora in Sardegna. Nelle restanti sfide lontani da Torino i bianconeri hanno raccolto le briciole. Passando da Thiago Motta a Tudor il rendimento esterno della Juve non è cambiato di molto. Il cammino della Juve “tudoriana” all’Allianz Stadium, finora, è stato un percorso netto con solo vittorie collezionate, fuori casa, dicevamo, la Juve ha fatto registrare due pareggi - contro Roma e Bologna - e una sconfitta in Emilia contro il Parma. Domani sera la Juve sarà chiamata dunque a un’impresa che manca da due mesi e mezzo in casa contro la Lazio dell’ex Baroni (è stato allenatore della Primavera bianconera), allo stadio Olimpico, dove Tudor farà ritorno da ex della sfida.

Intanto dalla Continassa ieri sono arrivate buone notizie per il tecnico croato: Dusan Vlahovic è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo. L’attaccante della Juventus ha ripreso i lavori insieme ai compagni: alla Continassa, dunque, cresce l’ottimismo circa un recupero del serbo. Teun Koopmeiners, invece, prosegue con una tabella personalizzata e resta in forte dubbio per questo spareggio Champions contro i biancocelesti. Tornando al serbo, nelle ultime ore ha risposto al “fuoco” di domande dei “piccoli giornalisti” alla Continassa: «Indossare la maglia della Juve - ha detto l’attaccante - mi regala grandissima felicità, grandissimo onore, grandissimo privilegio, perché fare parte della storia di questo glorioso club è una cosa speciale per me». L’ex Fiorentina parla del gol «come la medicina più efficace». «Quello più importante con la maglia della Juventus? Quello messo a segno in finale di Coppa Italia contro la Roma - ha detto Vlahovic -, il gol del mio primo trofeo con la Juve». E sabato 10 maggio si torna nella Capitale...

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