l'editoriale
Cerca
Sport
02 Luglio 2025 - 22:55
Pochi giorni fa è uscito al cinema “F1 – Il film” (qui la nostra recensione), un’appassionante pellicola che porta gli spettatori nel mondo della Formula 1. La trama ruota attorno alla scuderia fittizia APXGP e ai suoi piloti protagonisti, “Sonny Hayes”, interpretato da Brad Pitt, e “Joshua Pearce”, interpretato da Damson Idris. Il personaggio di Hayes è parzialmente ispirato alla vita di Martin Donnelly, un pilota nordirlandese che ha lasciato un’impronta indelebile nel motorsport, soprattutto per la sua incredibile storia di resilienza dopo un drammatico incidente.
Nato il 26 marzo 1964 a Belfast, in un periodo turbolento segnato dal conflitto nordirlandese, Martin Donnelly proveniva da una città ben lontana dal glamour delle corse di Formula 1. Nonostante la scarsità di risorse e le poche opportunità, Donnelly si distinse fin da giovane per il suo straordinario talento nelle corse. Il suo cammino verso la Formula 1 culminò nel 1988, quando ottenne un secondo posto al campionato britannico di Formula 3000, dimostrando di essere un pilota con un futuro luminoso.
Nel 1989, Donnelly fece il suo debutto in Formula 1 con la Arrows, una scuderia di medio-bassa classifica, dimostrando comunque il suo valore con uno stile di guida aggressivo. Ma fu nel 1990 che il suo talento si rivelò appieno, quando firmò con la Lotus, un team che, purtroppo, stava vivendo un periodo di declino. Nonostante la vettura poco competitiva, Donnelly ottenne ottimi piazzamenti, come un ottimo settimo posto in Ungheria e due ottavi posti, superando anche il compagno di squadra Derek Warwick.
Il 28 settembre 1990, durante le prove libere del Gran Premio di Spagna a Jerez, la carriera di Martin Donnelly subì una svolta drammatica. A causa di un guasto meccanico, la sua Lotus 102 si schiantò violentemente contro le barriere a 280 km/h. Le immagini sconvolgenti del pilota, ancora legato al sedile, circondato da rottami, furono un trauma per l’intero mondo della Formula 1. Donnelly riportò fratture multiple, un polmone collassato e un trauma cranico. Il suo miracolo di sopravvivenza fu reso possibile dall’intervento tempestivo del dottor Sid Watkins, capo medico della F1, e dalla pronta reazione di altri piloti, tra cui Ayrton Senna, che assistette all'incidente.
Nonostante le gravissime lesioni, Donnelly dimostrò una straordinaria forza di volontà. Dopo un lungo e doloroso recupero, nel 1993 ebbe l’opportunità di testare una Jordan-Hart, ma la mancanza di opportunità concrete e le difficoltà psicologiche e fisiche gli impedirono di tornare a competere in F1. Nonostante ciò, Donnelly rimase legato al mondo delle corse, lavorando come allenatore di piloti e steward FIA, contribuendo alla sicurezza nel motorsport.
Nel film, l’incidente di "Sonny Hayes" è chiaramente ispirato a quello di Martin Donnelly, con la Lotus 102 che richiama quella vera, e l’incidente che segna una svolta per il personaggio. Mentre nel film Hayes riesce a tornare in pista dopo un lungo recupero, la realtà per Donnelly fu ben diversa. Nonostante ciò, la sua resilienza è il cuore emotivo della storia di Hayes. Il nome di Donnelly appare tra i primi nei titoli di coda del film, come ringraziamento per aver permesso che la sua incredibile storia ispirasse il personaggio di Brad Pitt. Un omaggio a un pilota che, purtroppo, non ha mai visto realizzarsi il suo pieno potenziale in Formula 1, ma che ha lasciato un segno indelebile nella storia del motorsport.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..