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GIORNATA BIANCONERA

Lo sfogo di Giletti: "Non è più Juve, siamo sempre a rincorrere". Mbangula come Huijsen?

Il giornalista e noto tifoso bianconero non è soddisfatto: "Perché sacrificare un giovane per prendere una meteora?"

Il giornalista e tifoso bianconero Massimo Giletti (foto dalla canale YouTube di La7)

Il giornalista e tifoso bianconero Massimo Giletti (foto dalla canale YouTube di La7)

Un altro gioiellino cresciuto nella Next Gen è pronto a fare le valigie. La Juventus cederà Samuel Mbangula, l’attaccante finirà al Werder Brema per una cifra intorno ai 10 milioni di euro. E il classe 2004 allungherà la lista dei piccoli bianconeri ceduti per fare cassa, ma forse troppo presto: Dean Huijsen è l’esempio più lampante, venduto per circa 15 milioni al Bournemouth e acquistato a inizio calciomercato dal Real Madrid per una cifra intorno ai 60.

Ecco perché l’operazione non convince appieno, anzi ad alcuni ha fatto proprio arrabbiare: "Darlo via per 10-12 milioni mi sembra un effetto Huijsen: capisco che per i bilanci bisogna fare certe operazioni, ma comprare al posto suo una meteora come Sancho…" il duro attacco di Massimo Giletti. Il volto noto della televisione, grande tifoso bianconero, ha anche rincarato la dose: "La Juve paga gli errori fatti negli ultimi anni, ero convinto che con Giuntoli avrebbe cambiato marcia e tutti esaltavamo gli acquisti dello scorso anno, da Koopmeiners agli altri, ma nei fatti è stata una Juve diversa - ha spiegato - e se non hai giocatori di livello non fai il salto di qualità e giochi per arrivare quarta: questa non è la Juventus, siamo sempre a rincorrere negli ultimi anni". Così, aspettando gli acquisti, Giletti prova ad aggrapparsi a Tudor pur con qualche riserva: "Ci ha permesso di andare in Champions e credo in lui perché conosce la Juve sa come bisogna essere forti qui, però è stata una scelta forzata - le sue dichiarazioni - anche perché è stato perso il treno Conte più volte e qualche dubbio mi viene. E poi, con le sue parole dopo Venezia, sarebbe stato fatto accomodare a casa se ci fosse stato Moggi…". E su Damien Comolli? "Spero che non faccia la fine di Vasseur alla Ferrari, che sia una scelta migliore - la battuta di Giletti sul nuovo direttore generale bianconero sbarcato dal Tolosa - si trova in una situazione non semplice ma io sarò provinciale e credo che il calcio italiano richieda uomini italiani per fare mercato: le valutazioni, però, verranno fatte alla fine".

Infine, la Juventus ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Salvatore Giglio, "il fotografo del nostro Club per venticinque anni". "Con i suoi scatti - si legge nella nota ufficiale della società bianconera - ha immortalato momenti iconici della nostra storia: due milioni di istantanee nei suoi archivi, la maggior parte delle quali racconta di noi e dei campioni che hanno indossato questa maglia. Mille partite al seguito della Juventus, traguardo raggiunto nel 1998. La sua storia si intreccia indissolubilmente con la nostra". Tra le immagini più celebri di Salvatore Giglio ci sono lo scatto di Michel Platini sdraiato a terra per protesta dopo il gol annullato un gol meraviglioso a Tokyo nella finale della Coppa Intercontinentale del 1985 e le terribili fotografie scattate all'Heysel in occasione di Juventus-Liverpool del 29 maggio 1985.

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