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Premier league
19 Agosto 2025 - 23:40
È iniziata da pochi mesi e già sta cambiando il modo di difendere (e di attaccare) in tutto il mondo del calcio. Stiamo parlando della nuova regola degli 8 secondi: introdotta lo scorso marzo, consente al portiere di trattenere il pallone tra le mani per un massimo di otto secondi, dopo i quali l’arbitro – contando visivamente con le dita – può punire l’infrazione assegnando un calcio d’angolo alla squadra avversaria. Una novità pensata per ridurre le perdite di tempo e che dalla Primavera italiana è già arrivata fino ai grandi palcoscenici internazionali.
Nel weekend di debutto della Premier League 2025/26, la norma è stata immediatamente protagonista. Durante Tottenham-Burnley, il portiere ospite Martin Dubravka è diventato il primo estremo difensore del campionato inglese a “pagare dazio”, consegnando agli Spurs un corner per aver indugiato troppo con il pallone tra le mani.
Il vero caso tattico, però, è esploso nella sfida di cartello tra Manchester United e Arsenal, vinta 1-0 dai Gunners grazie al gol di Riccardo Calafiori. La squadra di Mikel Arteta – tra le migliori d’Europa sui calci piazzati offensivi, con ben 31 gol da corner nelle ultime due stagioni – aveva studiato una mossa ben precisa per sfruttare la nuova regola.
Appena il portiere dello United Altay Bayındır bloccava il pallone, i giocatori dell’Arsenal si fiondavano a pressarlo da vicino, chiudendogli intenzionalmente le linee di passaggio con le mani. L’obiettivo era quello di “bloccarlo” con palla in mano fino al superamento degli 8 secondi, così da guadagnare un corner “gratuito”.
Un piano ingegnoso, ma anche al limite dell’irregolarità. E l’arbitro Simon Hooper, accortosi della manovra, ha fermato tutto sul nascere, allontanando i giocatori di Arteta dall’area di azione del portiere prima di iniziare a contare gli otto secondi regolamentari. Risultato: niente fallo, niente corner, niente “trucchetto” riuscito.
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