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GIORNATA BIANCONERA

La Juve debutta in Champions, Tudor: "Qui sono tutte forti...". E risponde sul paragone Yildiz-Del Piero

Il tecnico non svela nulla di formazione: "Dobbiamo valutare dopo l'Inter". E Locatelli racconta: "Ecco qual è il nostro segreto"

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

In campionato è una Juve prima e a punteggio pieno, ora c’è curiosità di vederla all’opera in Champions League. «Tutti vogliono giocarla perché ci sono squadre di alto livello, ogni gara sarà difficile - le parole del tecnico Tudor per preparare il debutto - e non vediamo l’ora di cominciare: il Borussia Dortmund è una squadra fortissima in Germania e in Europa». Adesso è importante rompere il ghiaccio, anche se l’allenatore non vuole spingersi troppo in là: «Non penso mai a dove si può arrivare, perché altrimenti si perde di vista ciò che si ha davanti e gli step che bisogna fare - risponde a chi gli chiede a cosa può puntare questa Juve in campo internazionale - quindi l’unico pensiero è il Borussia Dortmund: bisogna pensare a come far male loro e come evitare che ci colpiscano».

La vittoria all’ultimo respiro contro l’Inter ha lasciato tante indicazioni a Tudor: «Abbiamo giocato contro la squadra più forte della Serie A e abbiamo vinto senza fare il massimo - osserva il tecnico sul 4-3 nel derby d’Italia - ma mi piace anche vincere così: a Verona dissi che preferivo i 4-3 agli 1-0, la filosofia è sempre portare a casa il massimo e io sono per i gol». La vicinanza tra gli impegni impone anche delle riflessioni sulle rotazioni e sulle scelte di formazione: «Non ho ancora deciso perché dobbiamo valutare varie situazioni, non si può fare una programmazione lunga - la riflessione di Tudor - ma di certo sono contento per le reti arrivate dalla panchina in campionato: ormai si fa un altro sport giocando ogni tre giorni, i calciatori devono capire che non esistono titolari e panchinari perché con le cinque sostituzioni è cambiato tutto». Anche Yildiz è da valutare: «Vedremo se partirà dal primo minuto - dice il tecnico sul turco - ma basta paragoni tra lui e Del Piero: non è che prima di andare a dormire pensa se assomiglia ad Alex, dobbiamo lasciarlo crescere e deve continuare a fare quello che sta facendo».

In mezzo al campo, invece, non riposerà Locatelli: «Il derby d’Italia ci ha dato carica ed entusiasmo, ora comincia la competizione più bella che c’è e non vediamo l’ora di giocare davanti ai nostri tifosi in un’atmosfera speciale» le parole del capitano. L’ultima volta in Champions coincide con l’eliminazione contro il Psv, di fatto è stato l’inizio della fine dell’era Thiago Motta: «C’è rammarico per come siamo usciti ma adesso vogliamo approcciare al meglio il nuovo esordio, siamo più gruppo rispetto all’anno scorso - le differenze all’interno dello spogliatoio sottolineate dal centrocampista - e il mister dialoga sempre tanto con noi: ci ha aiutato e ne avevamo bisogno, anche l’avventura al Mondiale per Club ha permesso di conoscerci meglio». E sulle prospettive della Juve in Champions: «È vero che ci sono squadre più forti di noi, ma vogliamo arrivare il più avanti possibile - la promessa di Locatelli - e il nostro segreto è essere sempre compatti e fare squadra: l’entusiasmo e la voglia non dovranno mai mancare, l’importante sarà partire bene contro il Borussia».

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