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Ingegneria applicata allo sport paralimpico

Policumbent del Politecnico di Torino conquista il nuovo record mondiale di distanza oraria

Con il prototipo Cerberus, l’atleta paralimpico Diego Colombari percorre 34,9 km in un’ora sull’High Speed Track di Balocco

Policumbent del Politecnico di Torino conquista il nuovo record mondiale di distanza oraria

Il Team Studentesco Policumbent con il campione Paralimpico Diego Colombari

Il Team studentesco Policumbent del Politecnico di Torino ha stabilito un nuovo record mondiale di distanza percorsa in un’ora nella categoria Men, Arms Only, Single Rider riconosciuta dalla International Human Powered Vehicle Association (IHPVA). Sabato 18 ottobre, sull’High Speed Track del Balocco Proving Ground di Stellantis, il prototipo Cerberus guidato dal campione paralimpico Diego Colombari ha raggiunto i 34,90 chilometri, superando il precedente primato di 33,11 chilometri registrato nel 1999 dall’atleta britannico Kevin Doran.

Il risultato è stato presentato durante l’apertura del Consiglio di Amministrazione del Politecnico, dove i membri del team e Colombari hanno illustrato le fasi del progetto, ricevendo il plauso del rettore Stefano Corgnati. Il rettore ha sottolineato come i team studenteschi rappresentino “un’eccellenza dell’Ateneo, capaci di unire competenze ingegneristiche, passione e valori umani”. Ha inoltre ringraziato il consigliere Andrea Gavosto per il supporto logistico nella disponibilità del circuito di Balocco, fondamentale per la realizzazione dell’impresa.

Cerberus è un hand-trike a tre ruote, azionato esclusivamente dalle braccia del ciclista, progettato per persone con disabilità motorie. Il mezzo, frutto di anni di ricerca e sviluppo da parte di studenti e docenti del Politecnico, è stato adattato per una prova di endurance. Per affrontare la sfida della distanza, il team ha introdotto nuove soluzioni di aerazione e migliorato la trasmissione per garantire maggiore efficienza termica e meccanica.

Durante la prova, una delle principali difficoltà è stata il controllo della temperatura interna del veicolo, che ha raggiunto valori prossimi ai 50°C con un’umidità del 65%. Per questo, gli studenti hanno modificato l’aerodinamica del mezzo, aprendo prese d’aria che normalmente non verrebbero utilizzate nelle gare di velocità pura, dove la resistenza dell’aria va minimizzata. Parallelamente, Colombari ha adattato la propria preparazione fisica per sostenere lo sforzo prolungato in condizioni di calore elevato.

Il risultato rappresenta il secondo record mondiale ottenuto dalla collaborazione tra Cerberus e Diego Colombari, dopo quello di velocità stabilito nel 2024 alla World Human Powered Speed Challenge. Come spiegato da Chiara Gastaldi, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e referente accademico del team, “il progetto ha coinvolto diverse competenze ingegneristiche e il contributo di numerosi dipartimenti del Politecnico, tra cui il Comfort Lab, dove sono stati sviluppati i protocolli per ottimizzare la resistenza del pilota alle condizioni estreme”.

Con questo nuovo traguardo, il Team Policumbent conferma il proprio ruolo di laboratorio di innovazione e formazione avanzata, capace di trasformare la ricerca accademica in risultati concreti nel campo dell’ingegneria applicata alla mobilità sostenibile e all’inclusione sportiva.

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