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A SEGNO KOSTIC E CAMBIASO
01 Novembre 2025 - 22:51
Il tecnico della Juventus, Luciano Spalletti (foto Getty Image)
Ottantre minuti spallettiani, sette (più recupero) che hanno ricordato più le ere Thiago Motta e Tudor. Alla fine, però, la Juve riesce a non rovinare tutto e a conquistare tre punti a Cremona: Spalletti parte con una vittoria, segnano i due esterni Cambiaso e Kostic. La sua Juve manda segnali di ripresa, ma il blackout finale è da cancellare. D’altra parte, però, il tecnico di Certaldo ha avuto un solo allenamento per mettere mano sui bianconeri.
Al nuovo allenatore è bastata una rifinitura per provare un esperimento che ha del clamoroso: Koopmeiners non gioca in attacco, sulla trequarti o a centrocampo, ma addirittura in difesa da braccetto sinistro. E’ questa la soluzione a sorpresa del toscano, con Thuram recuperato e subito in campo nella mediana a cinque completata da Cambiaso, McKennie, Locatelli e Kostic. In attacco, invece, Spalletti “ricicla” il tandem di Brambilla, quello formato da Vlahovic e Openda. Passano meno di 90 secondi e la nuova Juve è già in vantaggio: da un tacco del belga, il pallone sbuca sul secondo palo dove c’è Kostic tutto solo e libero di colpire. Il tecnico rimane totalmente impassibile in panchina, come se non fosse successo nulla, e i bianconeri sembrano una squadra diversa. La palla viaggia veloce da una parte all’altra, Vlahovic e Openda si trovano bene ed entrambi vanno alla conclusione, senza però trovare il raddoppio. L’occasione più pericolosa, però, capita a Locatelli, il quale calcia dalla distanza e trova il palo dopo la deviazione di Audero. E la fase difensiva? Funziona pure quella, con Di Gregorio inoperoso e il terzetto Kalulu-Gatti-Koopmeiners che annulla la coppia di Nicola Vardy-Bonazzoli.
Spalletti non vuole cali durante la ripresa e la sua Juve torna in campo alla ricerca dello 0-2, specialmente durante un’azione insistita con tre cross da una parte all’altra dell’area che però non trovano deviazioni vincenti. La prima mossa del toscano è Conceicao per Openda, il cambio è azzeccato: il portoghese entra e va via sulla destra, sul pallone vagante in area di rigore si fionda Cambiaso e il raddoppio è servito. Sembra tutto in discesa e la Juve si rilassa, Spalletti si infuria ma non basta per evitare il gol: Gatti è troppo leggero e perde il duello con Vardy, l’ex Leicester si presenta davanti a Di Gregorio e fa 1-2. Gli ultimi sette minuti più recupero sono di affanno per i bianconeri, anche perché lo Zini spinge forte i grigiorossi. La Juve, però, non rischia più e si porta a -4 dal Napoli: sotto sotto, forse ha ragione Spalletti sul fatto rientrare nel giro scudetto…
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