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GIORNATA GRANATA

Oggi c'è il Pisa, ma il Toro pensa già al derby? La risposta di mister Baroni spiazza tutti

Vlasic e compagni vogliono dare continuità ai quattro risultati utili di fila: "La squadra di Gilardino è ostica e feroce"

Il tecnico del Torino, Marco Baroni

Il tecnico del Torino, Marco Baroni

C’è ancora il Pisa prima del derby, Marco Baroni vuole che la parola “Juventus” sia ancora vietata nello spogliatoio del Toro. Anche perché, evidentemente, deve aver visto lo score degli ultimi anni: è dall’aprile del 2019 con Walter Mazzarri in panchina (2-0 al Milan, ndr), infatti, che la squadra non vince l’ultima partita prima dell’incrocio contro i cugini bianconeri. Ecco perché il messaggio mandato dal tecnico è molto chiaro: "Se avessi 11 diffidati, li farei giocare tutti - dichiara Baroni alla vigilia della sfida contro i toscani - e il derby sarà una sfida meravigliosa: è “La Partita”, ma ci penseremo da domani (oggi, ndr) dopo le 17".

Già, perché prima si vuole continuare la striscia positiva iniziata praticamente un mese fa: è stato un ottobre di alto livello per il Toro, capace di conquistare otto punti in quattro giornate togliendosi anche la soddisfazione di battere i campioni d’Italia del Napoli. "Stiamo cercando di creare una base importante e forte che dia sostegno per poi puntare in alto, ma solo lavorando sulle fondamenta si potrà poi guardare oltre - la strada tracciata dall’allenatore - e in questo momento la crescita della squadra è costante, ma non dobbiamo scendere dalla nostra prestazione massimale". Baroni, infatti, non si fida affatto del Pisa: "E’ una squadra ostica, fisica, concentrata, che ci crede ed è feroce - spiega sui ragazzi di Alberto Gilardino, ancora senza vittorie e in zona retrocessione ma reduce dai pareggi contro Milan e Lazio - e noi dovremo avere ritmo di squadra e nelle giocate, mettendoci dedizione senza mollare di un solo centimetro".

Ora dovrà anche gestire un problema “piacevole”, quello del portiere, perché Paleari continua ad offrire grandi prestazioni: "Contro il Pisa giocherà lui, siamo contenti e si è fatto trovare pronto - dice il tecnico - ma anche in porta per me non esistono titolari e non: se pensassi alle gerarchie sbaglierei io, Israel è un portiere di valore e sarà proprio il suo valore a riportarlo in porta, non certo le gerarchie". In attacco, invece, Ngonge ha qualche acciacco, così si tornerà al tandem Simeone-Adams.

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