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pianeta bianconero
03 Novembre 2025 - 20:45
												A sinistra, Luciano Spalletti, a destra Dusan Vlahovic
Sono trascorsi 930 giorni dall’ultima volta di Luciano Spalletti in Champions League: 18 aprile 2023, quarti di finale del “suo” Napoli nel derby europeo contro il Milan, finito a favore dei rossoneri. Ma questa sera, all’Allianz Stadium contro i portoghesi dello Sporting Lisbona, sarà tutta un’altra storia per “Spallettone”, pronto a indossare l’abito da sera, quello delle grandi occasioni, un’occasione che, già come accaduto in campionato contro la Cremonese, la Juve non potrà fallire. Il cammino della Signora in Europa, finora, ha fatto registrare due pareggi e una sconfitta. Urge una vittoria per non complicare ulteriormente il cammino europeo. «Qui alla Juve - ha detto Spalletti alla vigilia - si dice sempre “fino alla fine”, io dico “oltre la fine”: dobbiamo lottare per qualsiasi cosa».
«In questo club - ha continuato l’ex ct della Nazionale - vieni stimolato a fare sempre meglio, ogni mattina che ti alzi e pensi che sei alla Juve anche perché abbiamo questa storia con cui confrontarci quotidianamente». «Se il calcio fosse un grande hotel, la Champions sarebbe la suite o la lounge di questo sport». «Giocare ogni tre giorni non è un alibi - ha continuato -, facciamola finita, perché il calcio è questo e non ci sono scappatoie e siamo curiosi di vedere ciò che troveremo: puoi fare la scelta giusta, sbagliata oppure decidere di non scegliere, quest’ultima strada è quella peggiore di tutte. E noi dobbiamo avere il coraggio di scegliere ciò che vogliamo fare».
Sull’avversaria: «È una squadra di palleggio - ha spiegato -, sono coraggiosi, ti vengono a giocare cinque o sei sulla trequarti, a volte ne abusano. Ci sarà da pedalare e soffrire e lo farà anche il nostro pubblico, ma siamo nelle condizioni di giocarci la partita alla pari». In avanti spazio a Vlahovic: «Dusan sa bene cosa ci si aspetta, conosce l’ambiente della Juventus. E lui sarebbe felicissimo di rimanere qua - ha svelato sul futuro del serbo -, vuole giocare partite come queste e ha dato risposte splendide sotto tutti gli aspetti», e a Yildiz, recuperato per la Champions: «È a disposizione - ha confermato Spalletti sul turco -. A chi assomiglia? Ho avuto qualche grande calciatore, gli possiamo accostare Kvaratskhelia o Di Natale - ha spiegato - ed è bravo a giocare da seconda punta o da esterno: a lui piace interpretare la posizione sul centro-sinistra, ciò che lo disturba un po’ sono i rientri di 100 metri. Ma nel calcio di oggi, i giocatori forti si adattano e sanno che devono aiutare la fase difensiva».
Insieme a Spalletti in conferenza stampa, Michele Di Gregorio: «Lo spogliatoio - ha spiegato - dopo due vittorie sta meglio: sappiamo che non si può abbassare la guardia, altrimenti si rischia di tornare al punto di partenza».
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