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Sportegolando

Walter Sabatini appointed as director of Jiangsu Suning

Walter Sabatini (Depositphotos)

SCHIAFFI «Ho imparato a giocare in Francia, quando mentivo a mia madre dicendo che andavo a scuola invece ero in campo a giocare. Quanti schiaffi... ricordi e scherzi a parte mi sono sempre ispirato a Benzema» Nzola, obiettivo del Toro e non solo

ASPIRINA «Non era doping. O almeno non era un doping prestazionale. Si cercava di migliorare la condizione. Con prodotti che in quel momento erano legali, ma presi in grande quantità. Mi facevo due iniezioni prima della partita senza mai fare una domanda. Mi fidavo dei dottori. Non ho mai avuto preoccupazioni, ma le capisco tutte. Oggi gli integratori sono più evoluti e controllati, non credo ci sia il doping, anche se i medici, almeno alcuni, ricorrono a integratori. Il problema è la quantità. Per un’aspirina oggi devi fare un’interrogazione parlamentare, per una intramuscolo serve un primario» Sabatini, uno dei più grandi ds, è stato anche calciatore

PRESSIONI «Io l’unico volto nuovo italiano di una serie A invasa da proprietà straniere? Gli italiani hanno smesso di investire nel calcio perché un presidente, nel proprio territorio, subisce pressioni morali di ogni tipo. E anche perché il rischio di perdere una parte consistente del patrimonio investito è reale. Il calcio è rischioso, in molti ci pensano bene prima di fare un passo del genere. E poi non lo fanno. Anche perché non si vede all’orizzonte una grande riforma dell’industria del calcio in termini di salary cap, regole di ingaggio con gli agenti, diritti tv» Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, e la sua idea di calcio
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