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Lo sfogo del direttore

Il Museo Ettore Fico riapre e arriva anche la Bbc: «Eppure ci sentiamo abbandonati da Torino»

Il gioiello di Barriera di Milano torna dal 28 settembre con un poker di mostre dopo due mesi di chiusura

Museo Ettore Fico

Visitatori appassionati di arte al Museo Ettore Fico

La Contessa di Castiglione, Maggi Hambling, Maïmouna Guerresi e Alessandro Roma. Poker di mostre al Museo Ettore Fico che riapre i battenti giovedì 28 settembre dopo due mesi di chiusura, dovuti, spiega il direttore Andrea Busto, «al disallestimento e al riallestimento delle rassegne». E Torino ritrova così il suo museo di Barriera. Le sale di via Cigna 114 tornano, dunque, ad accogliere il pubblico con nuove proposte espositive. Proposte che hanno attirato anche l’attenzione della Bbc. Una in particolare, la rassegna dedicata a Maggi Hambling. Lo anticipa il direttore del Mef Andrea Busto: «Durante la settimana di Artissima l’emittente britannica verrà nel nostro museo per fare un servizio sulla mostra “On the edge” della Hambling e intervistare l’artista. Si tratta della prima in Italia dedicata alla protagonista della swinging London degli anni ‘70, un personaggio molto noto nel suo paese, meno in Italia». Tra le sue opere più famose gli autoritratti e i ritratti di personaggi del suo tempo, da Francis Bacon a Lett Haines.


Sempre al femminile anche altre due rassegne. Con la “Contessa di Castiglione - Fotografie di Pierre-Louis Pierson” il pubblico scoprirà una performer ante litteram, La Marina Abramovich del XIX secolo sarà narrata attraverso le oltre 60 immagini colte dall’obiettivo di Pierre-Louis Pierson, il fotografo dei nobili francesi dell’epoca. Trait-d’union fra la cultura europea e quella africana è invece “A spiritual and political journey” dell’italiana Maïmouna Guerresi, il cui lavoro si sviluppa tra mondo fotografico e scultoreo. Si intitola “Se si cerca l’infinito basta chiudere gli occhi” , infine, la rassegna del milanese Alessandro Roma che nei suoi paesaggi fantastici intreccia realtà e fantasia (tutte le mostre sono visitabili fino al 17 dicembre).


Intanto il direttore Busto guarda già al futuro: «Nel 2024, in occasione dei 10 anni del museo, allestiremo una grande mostra dedicata a Ettore Fico e stiamo già lavorando per il 2025». Un museo in buona salute, dunque, nonostante il degrado di una Barriera sempre più insicura.


«Ci sentiamo completamente abbandonati dal Comune – è ancora Busto -. Manca un programma di coinvolgimento del territorio. Il territorio è totalmente fuori controllo, c’è una microdelinquenza diffusa. Anche noi a luglio siamo stati visitati dai ladri, hanno portato via la cassa del museo. Noi abbiamo fatto degli sforzi enormi di investimento per portare la cultura in Barriera di Milano, ma gli sforzi rischiano di essere inutili. Il Comune dovrebbe tutelare chi vive nella legalità» .

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