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CINEMA

"Dark Globe": il corto del torinese Sansone che disegna la guerra in un foglio

Presentato a Venezia 81 il lavoro inserito nel programma della Settimana della critica

"Dark Globe": il corto del torinese Sansone che disegna la guerra in un foglio

Un'immagine del cortometraggio

Lucano di origine ma ormai torinese di residenza oltre che di formazione, da quando una ventina di anni fa si trasferì sotto la Mole per il Centro sperimentale di cinematografia di animazione, Donato Sansone è stato giovedì 29 agosto al Lido di Venezia il primo torinese a presentare il proprio lavoro, il cortometraggio “Dark Globe” inserito nel programma della Settimana della critica. Un lavoro che in meno di quattro minuti mostra come l’essere umano sia diventato una macchina da guerra: «I tempi che stiamo vivendo mi hanno ispirato, non posso nasconderlo - confida poco prima del suo esordio veneziano - ma ho cercato di mantenere il mio stile, anche un po’ divertente. Da tempo volevo riprendere la tecnica che avevo inventato per “Videogioco”, che rimane oggi probabilmente il mio lavoro più noto, e vedere come l’avrei fatta oggi».


Il progetto inizialmente era stato pensato con una diversa animazione e con un diverso tema, ma Sansone ha presto capito che la sua necessità era affrontare questa sfida: «Grazie a questo lavoro sento ora di aver chiuso il mio percorso nel cortometraggio, sono pronto alla sfida del lungo e ho già delle idee in testa su cui spero presto di poter lavorare. Non mi sento un animatore, a dire il vero: sperimento con tante tecniche e ho svolto tanti diversi progetti, un po’ in tutti i ruoli. In questo caso volevo capire come animare con un solo foglio, muovendolo e inserendo anche elementi umani e in 3D».

Si sorride e ci si sorprende, ma alla fine il messaggio arriva chiaro a chi guarda: non servono ore o grandi discorsi per schierarsi e denunciare. “Dark Globe” è prodotto dalla torinese Base Zero di Enrico Bisi e Stefano Cravero, e sostenuto dalla Film Commission Torino Piemonte. «Con Donato - spiega Bisi - ci siamo conosciuti quando siamo stati chiamati a dirigere un videoclip, e ci siamo piaciuti. Lui è per me il più grande artista italiano nell’animazione, mi sembrava incredibile che nessuno a Torino lo avesse mai prodotto: appena c’è stata l’occasione l’abbiamo colta, e siamo felici».

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