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La "Valanga Azzurra" sbarca sotto la Mole: "Sciare è libertà assoluta"

Lunedì 21 ottobre al Cinema Romano sono attesi Giovanni Veronesi e gli sciatori Piero Gros, Gustavo Thoeni e Paolo De Chiesa

La "Valanga Azzurra" sbarca sotto la Mole: "Sciare è libertà assoluta"

I protagonisti de la "Valanga Azzurra" sono pronti a sbarcare sotto la Mole (foto LaPresse)

Per una volta non sarà il regista al centro della scena, ma i protagonisti del suo documentario: lunedì 21 ottobre, al cinema Romano alle 20,30 sono attesi Giovanni Veronesi e gli sciatori Piero Gros, Gustavo Thoeni e Paolo De Chiesa, meglio conosciuti come “La Valanga Azzurra”. Il doc è stato appena presentato alla Festa del cinema di Roma e ora per tre giorni sarà in sala anche a Torino: viene ripercorsa la parabola irripetibile della nazionale italiana di sci alpino degli anni ’70, guidata dal leggendario tecnico Mario Cotelli e capitanata da campioni come Thoeni e Gros, profeta in patria essendo nato a Sauze d’Oulx.

«Sciare è come scrivere senza punteggiatura senza virgole né punti senza vincoli né cancelli sciare è libertà assoluta e curva dopo curva con le cosce che ti bruciano essere felici», spiega Veronesi, noto per aver scritto commedie per Francesco Nuti ma anche come regista di “Manuale d’amore”, “Che ne sarà di noi” e il recente “Romeo è Giulietta”. «Raccontiamo le imprese di atleti che portarono lo sci ad essere in quegli anni il secondo sport nazionale dopo il calcio e mi sono dato da fare per tirar fuori dalle bocche di gente zitta, tutte le emozioni, le invidie e i sentimenti che regnarono nei cuori coraggiosi di quei campioni senza tempo».

In pochi anni la Valanga vinse cinque Coppe del Mondo e numerose medaglie tra Olimpiadi e Mondiali, il documentario celebra le rivalità interne, i contrasti caratteriali e i sacrifici che hanno reso invincibile questa squadra. Le testimonianze inedite dei protagonisti, intrecciate alla narrazione di Veronesi, che rivela in questa occasione i suoi trascorsi di aspirante campione, fanno rivivere l’epopea unica di un ciclone sportivo, dagli esordi gloriosi fino a un inevitabile declino. «Sono andato a sciare con loro e ho cercato, nelle chiacchierate sulle piste e in seggiovia, di estrarre la vera natura del campione».

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