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Questo nuovo anime è la versione horror di Doraemon

Takopi’s Original Sin: un mondo oscuro dove neanche i gadget possono curare le ferite

Questo nuovo anime è la versione horror di Doraemon

Parallelismi tra Doraemon e Takopi’s Original Sin

A tutti è capitato, da piccoli, di guardare qualche episodio di Doraemon. Ora, dimenticate tutto quello che sapete sui gadget e sugli alieni che cadono dal cielo per salvare il mondo, perché in questa serie il protagonista si dovrà scontrare con il mondo reale, con tutta la sua crudezza e le brutture che lo caratterizzano.

Takopi’s Original Sin è una serie che sorprende fin dal primo episodio. Adattamento del manga di Taizan 5, l’anime presenta una reinterpretazione cruda e disturbante del tema dei gadget magici per bambini, ispirato a Doraemon. Takopi, un piccolo alieno rosa proveniente dal pianeta Happy, arriva sulla Terra con l’obiettivo di portare felicità. Ma a differenza di Doraemon, la sua ingenua missione si scontra presto con una realtà ben più complessa e dolorosa.

Takopi trova la sua prima amica in Shizuka, una bambina solitaria e traumatizzata, vittima di bullismo e di una famiglia disfunzionale. Sua madre è una escort, e Shizuka vive una vita di profonda solitudine, con l’unico conforto rappresentato dal suo cane Chappy. Nonostante i tentativi di Takopi di migliorare la sua situazione con i suoi “Happy Gadgets”, questi non fanno altro che peggiorare le cose, rivelando quanto sia impossibile curare certe ferite con soluzioni superficiali.

Il colpo di scena arriva quando Shizuka, dopo essere stata picchiata da una compagna di scuola, usa uno degli oggetti magici di Takopi per tentare il suicidio. L’alieno, sconvolto e incapace di comprendere il gesto, si lancia in una serie di tentativi falliti per rimediare alla situazione. Ma alla fine scopre che la vera soluzione non risiede nei suoi gadget, ma nella comprensione e nell’empatia.

Takopi’s Original Sin affronta temi oscuri come il suicidio e l’alienazione, trattati con una sincerità che lascia senza fiato. La serie dipinge il contrasto tra l'innocenza dell’alieno e la crudeltà del mondo umano, utilizzando un'animazione delicata e uno stile artistico che enfatizza il dolore interiore della protagonista. Il finale emotivo, segna la conclusione di un episodio che è un pugno nello stomaco per chiunque sia cresciuto con Doraemon.

Questa serie trasforma un tema infantile in una riflessione profonda sulla difficoltà di crescere, mostrando che le soluzioni facili non esistono quando si tratta di affrontare la sofferenza umana.

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