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Tesori nascosti

Al Cinema Massimo di Torino le firme delle star come la Walk of Fame di Hollywood

Il primo ad autografare i proiettori della sala fu Roman Polanski nel 2008

"Il cinema Massimo di Torino: dove le firme delle star diventano storia"

Il regista indiano Asif Kapadia

Se Hollywood ha la sua Walk of Fame, i due lunghi marciapiedi in cui per chilometri e chilometri sono impresse sul terreno le firme di quasi tremila star del cinema mondiale (e sono almeno altrettante quelle che sognano di arrivarci), Torino ha i proiettori del Cinema Massimo, su cui da anni gli ospiti italiani e internazionali portati in città dal Museo Nazionale del Cinema appongono i loro nomi, a volte con dedica e con qualche disegno dedicato. 

Orgogliosamente custoditi dal direttore di sala Sergio Geninatti e dallo staff della multisala di via Verdi, sull'enorme macchinario di proiezione della Sala Cabiria, quella da 450 posti in cui si svolgono i grandi eventi, fanno bella mostra ormai centinaia di autografi eccellenti. 

Il primissimo a firmare fu il regista Roman Polanski, ospite di un Torino Film Festival diretto da Nanni Moretti, precisamente il 22 novembre 2008: l'idea venne sul momento, ricordano dal cinema, «non sapendo dove altro farlo firmare...».

A lui fecero seguito moltissimi colleghi e colleghe: non tutti sono di facile decifrazione, ma si va da Francesco Rosi a Paolo Virzì (che ha lasciato in dono anche una sua caricatura), da Maurizio Nichetti a Margherita Mazzucco (attrice della serie “L'amica geniale”), o ai talenti locali Gianluca e Massimiliano De Serio. E poi il premio Oscar Paolo Sorrentino e nomi storici come Vittorio Taviani, Gianni Amelio e Liliana Cavani.

Non mancano i grandi del cinema internazionale, da Rupert Everett a Kabir Bedi, il mitico Sandokan della serie tv anni Settanta, e poi ancora Jean-Pierre Jeunet (l'autore de “Il favoloso mondo di Amelie”), Costa-Gavras, l'attore John Turturro e allo sceneggiatore di “Taxi Driver”, Paul Schrader.

La tradizione prosegue tuttora: nei mesi scorsi si sono aggiunti i registi iraniani Amir Naderi e Mohammad Rasoulof e l'inglese di origini indiane Asif Kapadia, ospite dell'ultimo festival Cinemambiente, che si è anche voluto far ritrarre all'interno della cabina di proiezione.

Curiosamente, non solo personalità del mondo del cinema hanno lasciato la loro firma: il Museo del Cinema ospita eventi di vario tipo, festival e non solo, e da lì arrivano le presenze degli autografi di cantanti come Ditonellapiaga e Natalie, BigMama e Cristina Donà, ma anche autrici di graphic novel come FumettiBrutti.

Ce n'è davvero per tutti i gusti, impossibile citarli tutti: un tesoro nascosto (di certo non l'unico, nella città dei misteri che è Torino) che speriamo venga prima o poi valorizzato al meglio, magari con un'archiviazione di tutti i nomi presenti e – perché no? - anche con una sorta di studio grafologico delle firme. In attesa di scoprire, dalla riapertura del cinema a inizio settembre, chi saranno i prossimi a lasciare il loro segno.

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