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Il ritorno della influencer
06 Gennaio 2024 - 12:11
Chiara Ferragni torna sui social, con un video in famiglia, cercando di recuperare punti per la propria immagine, ma attorno a lei non c'è pace: dopo il caso del pandoro Balocco e la beneficenza contestata, le uova di Pasqua, adesso è la sua bambola a finire sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori. Il tutto mentre i brand sponsorizzati si sfilano - da Safilo a Coca Cola - e le vetrine del suo negozio a Roma vengono imbrattate con la scritta "truffatrice". Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
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La bambola, realizzata qualche tempo fa dalla ditta Trudi in collaborazione con l'associazione Stomp Out Bullying, aveva l'intento di raccogliere fondi per la beneficenza, a favore della lotta al bullismo. Tuttavia, fonti sostengono che i proventi della vendita della bambola, inizialmente proposta a 34,99 euro e poi abbassata a 24,99 euro, non abbiano raggiunto l'associazione ma siano finiti altrove.
A dirlo è il quotidiano La Verità, che ha riportato che gli investigatori stanno verificando attentamente le modalità di distribuzione e l'utilizzo dei proventi.
Il procuratore Eugenio Fusco, della Procura di Milano - lo stesso che seguiva il caso dei quadri scomparsi dell'Avvocato Agnelli -, secondo il quotidiano potrebbe iscrivere nel registro degli indagati Chiara Ferragni e chiunque abbia lavorato ai progetti in questione. La beneficenza accanto a prodotti sponsorizzati da personaggi pubblici spesso attira l'attenzione delle autorità finanziarie, come dimostrano le indagini in corso.
La Guardia di Finanza sta anche esaminando il cachet di Chiara Ferragni per Sanremo 2023, che era stato destinato all'associazione Di.Re (Donne in Rete contro la violenza). Una somma pari a 100mila euro potrebbe essere al centro delle indagini.
La reputazione di Chiara Ferragni sembra aver subito un duro colpo, riflettendosi sia in termini economici che d'immagine. Gli scandali recenti hanno spinto brand importanti a prendere le distanze, con Safilo per la produzione degli occhiali griffati e persino Coca Cola che ha rinunciato allo spot in programma prima di Sanremo 2024. "Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti", è il laconico comunicato dell'azienda.
Secondo le stime de Il Giornale, Chiara Ferragni avrebbe subito un danno economico di quasi 5 milioni di euro a causa di questi scandali. Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, avverte che la Ferragni potrebbe perdere gran parte del suo fatturato annuale se non riesce a recuperare la sua credibilità rapidamente.
Il negozio vandalizzato a Roma
E come detto nei giorni scorsi, i vandali si sono accaniti contro il negozio di moda dell'influencer, in via del Babuino a Roma, come riporta questo video della trasmissione Rai "La vita in diretta".
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